lettera al "il giornale"

Coronavirus, Berlusconi:"Viviamo un dramma collettivo ma ce la faremo"

In una lettera al Giornale, il leader di Forza Italia si sente vicino a tutti gli italiani che soffrono e che sono angosciati per il futuro

Quest'anno "sarà una Pasqua diversa da tutte le altre, difficile per tutti, drammatica o addirittura tragica per molti" e "il mio pensiero di affetto non puo' che andare a chi soffre nella malattia, a chi ha perduto persone care, a chi versa in grandi difficoltà economiche". Lo scrive Silvio Berlusconi in una lettera a "Il Giornale". "Sono vicino a tutti gli italiani angosciati dal futuro, a chi teme di dover chiudere la propria attività, di dover lasciare a casa i propri collaboratori, a chi ha perso o potrebbe perdere il lavoro" aggiunge.

Stiamo vivendo "un dramma collettivo, che riguarda tutti e che cambierà profondamente il nostro modo di vivere per anni. Sconfiggeremo, spero presto, l'emergenza sanitaria, ma ci vorrà molto tempo e molto lavoro per rimediare ai guasti di questa tremenda stagione". Berlusconi vuole però trasmettere un messaggio di speranza che "non è stolido ottimismo, è l'atteggiamento di chi guarda avanti, cercando di dare il meglio di sè nelle situazioni e nelle circostanze in cui gli è dato di vivere".

L'ex premier è sicuro che "ce la faremo, ed anzi credo che questa sarà l'occasione per cambiare molte cose, per affrontare molti nodi lasciati irrisolti per troppo tempo". Stavolta "dovremo davvero ridare fiducia e respiro all'impresa e al lavoro, dovremo tagliare la burocrazia e le tasse, dovremo riscoprire la sussidiarietà per non lasciare indietro nessuno, potremo restituire un ruolo centrale alla famiglia. Dovremo ridare un senso al nostro essere europei, occidentali, liberali, cristiani, ciascuno di noi come parte di quella civiltà e cultura che ci ha dato la libertà, il benessere, la pace, che è il solo modello capace di far ripartire il nostro paese e il mondo".

Berlusconi ringrazia inoltre gli italiani "per il senso di responsabilità, la capacità di sacrificarsi, l'unità, la disciplina di questi giorni. Un grazie dal profondo del cuore ai medici, agli infermieri, alle Forze dell'ordine, alla Protezione civile, ai volontari, ai tanti eroi sconosciuti di queste giornate che stanno mettendo a rischio la propria salute e la propria vita per salvare la vita degli altri".