Coronavirus, all'aeroporto di Milano Malpensa il crocevia delle mascherine in arrivo da tutto il mondo
A consegne avvenute, l'ammontare complessivo di mascherine trasportate in Italia in meno di 72 ore supererà i dieci milioni di pezzi, cui si aggiungono duecento ventilatori polmonari
Si lavora 24 ore su 24 in 75mila metri quadri: funzionari della dogana e uomini della guardia di finanza sono impegnati no-stop all'aeroporto di Milano Malpensa, dove atterra il 70% dei dispositivi sanitari da tutto il mondo. In 72 ore sono arrivate in Italia 10 milioni di mascherine, prevalentemente dalla Cina, e 200 ventilatori polmonari. Si tratta di materiale medico-sanitario in parte acquistato dalla Protezione Civile e in parte reso disponibile su donazione.
Qui Malpensa - Prosegue senza sosta anche il ponte aereo sanitario coordinato dall'Ambasciata d'Italia e dai Consolati italiani in Cina, in raccordo con la Farnesina e il Dipartimento della Protezione Civile. In programma all'aeroporto di Milano Malpensa tre cargo speciali, che si aggiungono al volo, donato da Snam e operato dalla compagnia Neos, atterrato il giorno prima.
A consegne avvenute, l'ammontare complessivo di mascherine trasportate in Italia in meno di 72 ore supererà i dieci milioni di pezzi, cui si aggiungono duecento ventilatori polmonari.
Per consentire a tutto il materiale di giungere prontamente alla Protezione Civile, i funzionari dell'Agenzia Dogane e Monopoli dell'Ufficio delle dogane di Malpensa, presenti i militari della guardia di finanza, "hanno ancora una volta prestato assistenza e vigilanza sotto bordo per snellire le procedure di sdoganamento".
Tutte le spedizioni attese sono in partenza dall'aeroporto internazionale di Shenzhen. Due voli della Protezione Civile, operati dalla stessa Neos, sono destinati anch'essi a Milano Malpensa. Il terzo volo, curato dall'Aeronautica Militare Italiana, è invece diretto a Pratica di Mare. Nuovi voli sono già in calendario nei prossimi giorni da Pechino e altre località del Paese.
Coronavirus, atterrato a Milano volo dalla Cina con 1,5 milioni di mascherine
A pieno regime lo sdoganamento anche a Roma Fiumicino - Si susseguono senza sosta anche all'aeroporto di Roma Fiumicino, crocevia per gli aiuti per il territorio nazionale, gli arrivi di voli speciali con materiale sanitario, da smistare nelle varie destinazioni per affrontare l'emergenza coronavirus.
In mattinata sono atterrati rispettivamente un volo militare e uno della guardia di finanza, provenienti da Pratica di Mare con, complessivamente, oltre una tonnellata di dispositivi individuali di protezione arrivati dalla Cina.
Come avviene da mesi, con un'attività intensa, è all'opera personale, nel rispetto delle norme, lavorando sempre ad un metro di distanza interpersonale e con la sicurezza dei dispositivi, dell'Agenzia delle Dogane, di Aeroporti di Roma, oltre che della guardia di finanza e della polizia per il controllo dei dispositivi e delle mascherine arrivati, e per le procedure dei successivi carichi a bordo degli aerei per lo smistamento del materiale.
Dei dispositivi arrivati con un volo dell'Esercito, una parte è stata poi trasferita a Cagliari e una a Palermo; con un volo della guardia di finanza il restante materiale sarà trasferito a Bari. Dall'inizio dell'emergenza, con gli arrivi odierni, superano ormai quota 160 tonnellate di materiale sanitario quelle arrivate all'aeroporto Leonardo da Vinci.
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