FOTO24 VIDEO24 2

Coronavirus, fuga da Wuhan: almeno 65mila in partenza

In migliaia si sono spostati per dimenticare un lockdown senza precedenti, scattato il 23 gennaio scorso, con misure draconiane per contenere la diffusione del contagio

Ansa

Sono almeno 65mila le persone pronte a lasciare la città cinese di Wuhan nel primo giorno di rimozione del lockdown, imposto per contrastare la diffusione del Covid-19. Escludendo il trasporto su strada, si stima che in 5mila prenderanno il treno, mentre più di 10mila utilizzeranno l'aereo con la riapertura del Wuhan Tianhe, lo scalo cittadino dove sono già programmati oltre 200 voli in entrata e in uscita.

Allo scoccare della mezzanotte dell'8 aprile una prima auto ha rotto, dopo 76 giorni, l'isolamento di Wuhan: ha varcato il casello ovest della città focolaio del coronavirus. E appena gli addetti hanno rimosso i 75 check point, mentre anche il Tianhe International Airport totalmente disinfettato riapriva i suoi gate, è iniziata una vera e propria fuga dalla città.

Coronavirus, Wuhan esce dal lockdown e ritornano gli abbracci (con mascherina)

1 di 103
2 di 103
3 di 103
4 di 103
5 di 103
6 di 103
7 di 103
8 di 103
9 di 103
10 di 103
11 di 103
12 di 103
13 di 103
14 di 103
15 di 103
16 di 103
17 di 103
18 di 103
19 di 103
20 di 103
21 di 103
22 di 103
23 di 103
24 di 103
25 di 103
26 di 103
27 di 103
28 di 103
29 di 103
30 di 103
31 di 103
32 di 103
33 di 103
34 di 103
35 di 103
36 di 103
37 di 103
38 di 103
39 di 103
40 di 103
41 di 103
42 di 103
43 di 103
44 di 103
45 di 103
46 di 103
47 di 103
48 di 103
49 di 103
50 di 103
51 di 103
52 di 103
53 di 103
54 di 103
55 di 103
56 di 103
57 di 103
58 di 103
59 di 103
60 di 103
61 di 103
62 di 103
63 di 103
64 di 103
65 di 103
66 di 103
67 di 103
68 di 103
69 di 103
70 di 103
71 di 103
72 di 103
73 di 103
74 di 103
75 di 103
76 di 103
77 di 103
78 di 103
79 di 103
80 di 103
81 di 103
82 di 103
83 di 103
84 di 103
85 di 103
86 di 103
87 di 103
88 di 103
89 di 103
90 di 103
91 di 103
92 di 103
93 di 103
94 di 103
95 di 103
96 di 103
97 di 103
98 di 103
99 di 103
100 di 103
101 di 103
102 di 103
103 di 103
Wuhan, la gioia degli abitanti dopo la fine del lockdown è commovente. I medici dell'Università di Jilin salutano, finalmente con un abbraccio, i loro colleghi della città universitaria origine del primo focolaio da Covid-19, mentre si preparano a partire dall'aeroporto. Tutti, però, rigorosamente con mascherina.   

In migliaia si sono spostati per dimenticare un lockdown senza precedenti, scattato il 23 gennaio scorso, con misure draconiane per contenere la diffusione del contagio. E in tanti si sono diretti anche alla stazione per salire su uno dei primi treni in partenza. E chi resta in città è invece uscito, anche semplicemente per andare a mangiare una ciotola di 'reganmian', il più popolare e tipico piatto di noodle piccanti della città dalle 100 università e con 11 milioni di abitanti. Con la vita da alcuni giorni orientata verso un'insperata normalità, considerando le gravi cronache di fine gennaio, molti residenti hanno ricominciato a lavorare da alcuni giorni e ad andare fuori, anche se con tante precauzioni.

Prima tra tutte l'app AliPay o WeChat, scaricata sullo smartphone, che dà a ogni residente un codice Qr colorato sullo stato di salute, previa scannerizzazione del documento di riconoscimento: il rosso vale un caso confermato di infezione da sottoporre ad immediato trattamento medico, il giallo esprime un contatto ravvicinato con un caso di contagio (obbligo di quarantena e divieto di viaggiare), mentre il verde certifica l'assenza di rischi e consente gli spostamenti e il ritorno al lavoro.

Lo sblocco è arrivato quando i nuovi casi di coronavirus sono stati azzerati a Wuhan, mentre per la prima volta dal 23 gennaio, la città, la sua provincia e l'intera Cina non hanno riportato alcun decesso. Una liberazione, quella scattata oggi dopo mesi di isolamento, di ingressi dei condomini controllati dagli agenti. Ma senza abbassare la guardia

Le attività commerciali, dai negozi ai ristoranti e fino ai grandi magazzini, sono stati riaperti nell'ultima settimana per far ripartire l'economia, quando la municipalità ha annunciato un totale di 79 progetti del valore di 22 miliardi di dollari. Il ritorno alla normalità, è la prova forse più impegnativa per la Cina che oggi ha dichiarato la vittoria contro il coronavirus.

Espandi