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La quarantena sui social: ecco l'Italia solidale che non si arrende

La rubrica di Tgcom24 alla scoperta delle community digitali nate durante l'emergenza Coronavirus

In un’Italia isolata a causa dell’emergenza Covid-19, aumenta l’iper connessione tramite social network e app per comunicare a distanza. Sono centinaia le comunità digitali che in queste settimane stanno offrendo servizi online per semplificare la vita in quarantena. Dà chi fa lezioni di fitness a chi offre servizi di supporto psicologico, didattico o di baby sitting.  Su Tgcom24 nasce la rubrica "Belle Storie”, per raccontarvi la rete sociale che si nasconde dietro gli schermi dei computer d’Italia.

“Avere una community su Facebook in un momento delicato come questo permette di mantenere maggiormente unite le persone”, spiega Luca Ruggeri, amministratore del gruppo “Allenati con i Personal Fitness Coach”, che ha creato una delle più grandi palestre online d’Italia su internet.

Con le librerie chiuse, tanti autori hanno dovuto rinunciare a presentare i propri libri al pubblico. La community “Scrittori a domicilio” è nata proprio per permettere a scrittori e lettori di incontrarsi. “Siamo la rete di presentazione virtuale degli autori italiani”, spiega Sara Zanferrari, una delle amministratrici del gruppo. “Stiamo cercando di riempire il vuoto che si è creato tra lettori e pubblico. La cosa bella sono proprio gli utenti, che si sono iscritti a migliaia”.

Il mondo della musica è stato tra i primi ad attivarsi per organizzare dirette e show tramite i profili social, così da regalare qualche ora di svago ai fan di tutta Italia. Molti artisti stanno organizzando iniziative online per raccogliere fondi e sostenere gli ospedali e le famiglie in difficoltà. Tra questi anche i membri dell'Associazione Nazionale Italiana Cantanti, come racconta Alex Britti, che per l'occasione si è trasformato in insegnante di chitarra. “Noi personaggi intrattenitori dovremmo dare un modo di staccare la spina - dice a Tgcom24 il cantautore romano -  c’è chi canta, chi suona, io che do lezioni di chitarra in diretta sui miei profili social. Ognuno a modo suo cerca di dare un piccolo contributo".

In mancanza di concerti dal vivo, per mettere in contatto artisti e pubblico la community “Musica contro il Coronavirus” ha creato un festival digitale fatto di dirette sui social network. “E’ stato aperto su Facebook un gruppo pubblico in cui musicisti e spettatori si potessero trovare”, spiega l’amministratrice Alice Mazzoni.

In tutta Italia, inoltre, stanno nascendo comunità digitali con progetti di assistenza cittadina. A Bologna l’avvocato Cathy La Torre ha dato vita alla community “Hai un’influenza sul mondo” che offre servizi online: dal supporto psicologico alla didattica, fino all’organizzazione del vicinato per ottimizzare gli spostamenti. Un gruppo analogo è quello creato da Roberta Abbatangelo a Codogno, primo comune a essere stato dichiarato “zona rossa” in Italia. L’obiettivo di “#CodognoNonSiFerma” è quello di creare una filiera corta, offrendo ai commercianti del territorio uno spazio di condivisione per poter continuare a promuovere le proprie attività.

Con la chiusura delle scuole sono nate delle community per sostenere le famiglie in difficoltà, come la “Banca del Tempo delle Mamme” in Trentino Alto-Adige. “In molte ci siamo trovate a dover gestire una situazione complessa, avendo i bambini a casa tutto il giorno - afferma l’amministratrice Francesca Aprone - eravamo in tantissime a essere nella stessa situazione e l’unico modo per riuscire ad aiutarci era fare rete, in questo i social sono stati fondamentali”.

Di Giulio Pinco Caracciolo, Carolina Sardelli e Matia Venini Leto

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