Coronavirus, le maggiori difficoltà dei non vedenti: dalla spesa al distanziamento sociale
A "Mattino Cinque" il presidente Unione Italiana Ciechi: "Le istituzioni si confrontino con le associazioni"
Le restrizioni imposte per l'epidemia di coronavirus hanno reso ancora più difficile la vita dei non vedenti. Fare la spesa online e un'impresa, per tutti, viste le consegne non disponibili per giorni, ma per i ciechi uscire di casa rispettando le normative diventa davvero problematico a partire dal distanziamento sociale. Le telecamere di "Mattino Cinque" seguono il signor Alberto che nel suo quartiere di Milano viene aiutato dai negozianti della zona che lo conoscono: lo attendono a fine turno, quando le code sono ormai esaurite, e lo aiutano a fare la spesa.
Anche per gli ipovedenti poi una delle problematiche più urgenti è quella di
reperire i dispositivi di protezione individuale ma non solo.
Mario Barbuto, presidente dell'
Unione Italiana Ciechi, lancia un appello alle istituzioni: "Le associazioni sono il punto di riferimento e le Regioni devono tenerne conto, siamo noi che conosciamo gli utenti sul territorio, serve
un'interlocuzione continuativa tra noi e le autorità".
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