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Coronavirus, Gallera su mascherine: "Nessuno scontro istituzionale, ne stiamo distribuendo 3,5 milioni"

A "Mattino Cinque" l'assessore al Welfare lombardo sull'obbligo di coprirsi il volto imposto nella Regione: "Abituiamoci a farlo per mesi"

Nessuno scontro istituzionale tra la Lombardia e il governo sull'uso delle mascherine. Lo assicura Giulio Gallera commentando, in collegamento con "Mattino Cinque", le parole del capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, dopo l'ordinanza firmata dal governatore lombardo Attilio Fontana sull'obbligo di coprirsi naso e bocca quando si esce.

"L'abbiamo preannunciato al presidente del Consiglio e agli altri governatori venerdì", spiega l'assessore al Welfare lombardo assicurando che Giuseppe Conte non ha avuto nulla da dire, visto che la Regione in questo momento sta riuscendo a superare i problemi di approvvigionamento di questi dispositivi di protezione personale. Per Gallera comunque è stato "sconcertante" sentire dire a Borrelli che non avrebbe usato la mascherina perché è sufficiente il distanziamento sociale: "Le sue parole non aiutano, o diamo tutti messaggi univoci o disorientiamo i cittadini", continua Gallera.

L'assessore ha spiegato che le aziende lombarde riescono ora a produrre mascherine e che la Regione ha iniziato a distribuirne 3,5 milioni. Trecentomila alle farmacie affinché le diano gratuitamente alle fasce di popolazioni più deboli, come gli over 65 e chi ha le esenzioni per reddito. "L'epidemia può esaurirsi ma può tornare in qualsiasi momento, dobbiamo abituarci a usare le mascherine, da qui ai prossimi mesi", conclude Gallera. 

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