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Coronavirus, scoperte raccolte fondi non autorizzate per lo Spallanzani e il San Camillo

La polizia postale ha scoperto pagine web non autorizzate e sconosciute all'ente beneficiario: sequestrato il conto corrente sul quale chiedevano di far confluire le donazioni

Italy Photo Press

La polizia postale ha scoperto due raccolte fondi non autorizzate e sconosciute all'ente beneficiario a favore della terapia intensiva dell'Ospedale Spallanzani e del San Camillo di Roma. Le pagine web sono state oscurate e al momento sono state indagate due persone, un pensionato e sua figlia. Il conto corrente virtuale sul quale chiedevano di far confluire le donazioni è stato sequestrato.

Uso indebito del logo della Regione Lazio - La prima iniziativa, pubblicizzata sulla nota piattaforma internazionale per la raccolta fondi "gofundme" (che è assolutamente estranea agli illeciti accertati) si prefiggeva l'obiettivo di raggiungere la somma di 100mila euro e, per rendere ancor più credibile l'iniziativa, all'interno della pagina web riportava indebitamente il logo della Regione Lazio, venendo altresì indicato quale persona di riferimento l'attuale Presidente della Regione Lazio.

Il San Camillo non era a conoscenza della raccolta - Altra raccolta fondi illecita era quella per l'Ospedale San Camillo di Roma. Le indagini hanno però consentito di accertare che l'Ospedale non era a conoscenza della raccolta fondi e che le somme di denaro donate sarebbero confluite su una carta di credito ricaricabile intestata a una persona di Roma.

Sequestrato il ocnto corrente - Per questo motivo la Polizia Postale di Roma, coordinata dal pool reati informatici della Procura della Repubblica di Roma, domenica mattina ha provveduto ad oscurare le due pagina web, mentre continuano le indagini per identificare ulteriori responsabili dei reati di truffa aggravata. Gli indagati sono stati sottoposti a perquisizione e gli uomini della Polizia Postale e delle Comunicazioni hanno proceduto al sequestro del conto corrente virtuale collegato alla carta di credito ricaricabile indicata per le donazioni, conto sul quale, grazie al tempestivo intervento non sono confluite somme di euro.

Coronavirus, una studentessa americana inventa le mascherine per non udenti

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Ashley Lawrence, giovane studentessa americana dello stato Kentucky, ha pensato di modificare le classiche mascherine per poterle fare indossare a chi ha bisogno di leggere il labiale. La ragazza ha lanciato una raccolta fondi sulla piattaforma GoFoundMe. Il ricavato sarà destinato a un'associazione che aiuta i genitori di bambini non udenti.

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