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Coronavirus, Salvini: "Riaprire le chiese per la messa di Pasqua" | Don Pirri: "Noi preti rispettiamo le leggi"

L'appello del leader della Lega: "La Pasqua per milioni di italiani può essere un momento di speranza"

Coronavirus, parroco dice messa davanti ai selfie dei fedeli

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Don Giuseppe Corbari, parroco di Robbiano, a nord di Milano, ha celebrato la messa in diretta radiofonica davanti ai ritratti e ai selfie dei fedeli. Era stato lui stesso a chiedere ai suoi parrocchiani di inviargli le loro foto per riempire la chiesa anche durante l'emergenza coronavirus.

Aprire le chiese per la messa di Pasqua, pur rispettando le norme di sicurezza. Lo chiede il leader della Lega Matteo Salvini. "Sostengo la richieste di coloro che dicono di poter entrare in chiesa, seppur ordinatamente, con le distanze di sicurezza, per la messa di Pasqua, magari un po' alla volta, in quattro o cinque. Rispettando le distanze, in numero limitato: la Pasqua per milioni di italiani può essere un momento di speranza".

"Si può andare dal tabaccaio - ha affermato Salvini - perché senza sigarette non si sta, per molti è fondamentale anche la cura dell`anima oltre alla cura del corpo. C'è un appello mandato ai vescovi di poter permettere a chi crede, rispettando le distanze, con mascherine e guanti e in numero limitato, di entrare nelle chiese, come si entra in numero limitato nei supermercati. La Santa Pasqua - ha concluso Salvini -, la resurrezione di nostro Signore Gesù Cristo, per milioni di italiani può essere un momento di speranza da vivere".

Don Dino Pirri (sacerdote di San Benedetto del Tronto) - "Salvini, noi preti rispettiamo le leggi" - "Caro Salvini, oggi le chiese sono chiuse perché noi preti rispettiamo la legge del nostro paese. Obbediamo ai nostri vescovi e non a te. Non usiamo il nostro popolo, ma lo amiamo. Non ci sta a cuore il consenso ma il bene comune. Domenica delle Palme".

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