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Da maledetto di Hollywood a supereroe, i 55 anni di Robert Downey Jr.

Dalla giovinezza passata tra alcol e droga fino al'ascesa nell'Olimpo di Hollywood

Dopo un’infanzia e un’adolescenza molto turbolente tra alcol, droga e carcere, Robert Downey Jr. ha conquistato un posto d’onore tra le star più amate (e pagate) di Hollywood. Il 4 aprile compie 55 anni e dopo anni di onorata carriera da supereroe della Marvel nei panni di Iron Man, sarebbe pronto a tornare ad interpretare Sherlock Holmes, che gli ha regalato fama in tutto il mondo. Forse un personaggio che può permettersi di mostrare qualche ruga e anche qualche capello grigio in più rimanendo credibile e dimostrare ancora la sua vena da ammaliante gigione del grande schermo.

Da maledetto di Hollywood a supereroe, i 55 anni di Robert Downey Jr.

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Completo a quadri anche per Robert Downey Jr
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Figlio d'arte, il padre era un filmaker indipendente, qualche anno fa dichiarò che fu proprio il genitore a iniziarlo alla droga: "E' stato un pioniere del cinema indipendente, ma non aveva idea di come si crescono i figli. Mi passò il primo spinello quando avevo otto anni. Ci facevamo insieme, era il suo modo per volermi bene". Decide di allontanarsi da lui a 17 anni quando lascia la scuola per il cinema. Ironia della sorte, una delle sue prime parti è quella di un ricco ragazzo tossicodipendente in "Al di là di tutti i limiti".

Nel 1992 arriva il primo grande ruolo, quello di Charlie Chaplin in "Charlot" (nomination all'Oscar e ai Golden Globe), ma iniziano gli anni più bui che si protraggono fino al 2001. A causa dell'uso di droga finisce la sua relazione con Sarah Jessica Parker, viene escluso dal set della serie "Ally McBeal" e viene arrestato più volte.


Robert Downey Jr. è però riuscito a rompere il circolo vizioso e dal 2003 non ha più a che fare con la droga e il carcere. "Non bevo più oggi, sono diventato allergico a alcool e droga, mi causava una strana reazione: mi svegliavo con le manette". La svolta è arrivata grazie all'incontro con la moglie Susan Levin sul set di "Gothika", dove lei era produttrice e lui la star.


Negli anni seguenti è protagonista di film come "Good Night and Good Luck", "Fur" e "Zodiac". Ma il 2008 è il suo anno d'oro: nel film "Iron Man", tratto dai fumetti Marvel Comics, veste i panni di Tony Stark, il personaggio principale. Poi partecipa a "Tropic Thunder", che gli vale la sua seconda candidatura all'Oscar. Dulcis in fundo, il film di Guy Ritchie "Sherlock Holmes" in cui interpreta il celebre investigatore. Per questa parte vince il Golden Globe come Miglior attore.

La sua conferma di star arriva nei successivi film del Marvel Cinematic Universe sempre nei panni di Iron Man in compagnia degli Avengers fino al film "Avengers: Endgame" in cui il suo personaggio salva l'universo sacrificando la propria vita. La sua ultima apparizione su grande schermo è stata quella nel fil Doolittle, in cui interpreta Un esuberante veterinario in grado di parlare con gli animali.

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