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Italiani con il cuore britannico, il ritorno dei Matinée

E' uscito "Event Horizon” il secondo lavoro della band abruzzese

Ufficio stampa

"Event Horizon” è un concetto legato è una superficie immaginaria che circonda ogni buco nero. Oltre allo spazio e alle stelle, il termine è anche il titolo del secondo disco dei Matinée, pubblicato a sei anni di distanza dal precedente “These Days”. Dopo due anni di intensa lavorazione, la band abruzzese, che ha trovato accoglienza e successo in Inghilterra, torna con una serie di brani dall'attitudine pop e radiofonica, un lavoro maturo, intenso e contemporaneo venato da synth e con un forte impronta sonora anni 80.

"Event Horizon" nasce per volere del quartetto formato da Luigi Tiberio (voce, synth e chitarra) Alfredo Ioannone (voce e basso) Giuseppe Cantoli (chitarre) e Alessio Palizzi (batteria) come un concept album legato allo spazio e ai pianeti per aiutare a guardare oltre e avanti, superare le situazioni difficili con cui dobbiamo fare i conti nella vita quotidiana. E dimenticare la Brexit, che segna il loro profondo legame (sia di vita che di ispirazione) con l’Inghilterra.

Il nuovo disco ha un appeal molto internazionale, a livello sonoro. A testimonianza di ciò c’è da segnalare la stretta collaborazione con Chris Geddes dei Belle and Sebastian, loro grande amico ed estimatore e membro aggiunto della band, che ha partecipato alla creazione di ben sei brani su nove. Non solo. La produzione è stata affidata a Tony Doogan (già al lavoro con Mogwai, Libertines e Glasvegas) e a Julian Corrie, chitarrista dei Franz Ferdinand, band a cui i Matinée sono molto legati.

Infatti il loro nome proviene proprio dal titolo di uno dei brani più famosi di Alex Kapranos e soci, "Dark side of the matinée", senza contare il fatto che la loro carriera è sbocciata anche grazie ai Franz Ferdinand che in passato li ha eletti sua tribute band ufficiale e li ha scelti come spalla di alcune date italiane. Poi via via, hanno guadagnato credito oltremanica aprendo per gente del calibro di The Lumineers, Doughter, Carl Barat dei Libertines, Razorlight, We Are Scientists.

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