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Coronavirus, a Milano il numero dei morti è quasi raddoppiato a marzo: chiuso il crematorio di Lambrate

La decisione del Comune resa necessaria a seguito della congestione nella struttura dei defunti in attesa di cremazione

Troppi morti, chiuso temporaneamente il crematorio di Lambrate

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Aumentano i decessi a Milano a partire dalla seconda metà di marzo. Secondo i dati del Comune nel trimestre gennaio-marzo i deceduti sono stati 4.459 nel 2020, 3.888 nel 2019 e 3.929 nel 2018. Nel mese di marzo 2020 sono stati 2.155, un dato in aggiornamento, mentre erano stati 1.224 nel 2019 e 1.206 nel 2018. Il numero dei decessi ha reso necessaria la chiusura temporanea del crematorio di Lambrate, a causa dell'aumento costante e progressivo dei defunti in attesa di cremazione. Attesa che attualmente si attesta sui 20 giorni, ma che in caso di superamento di questa soglia potrebbe causare criticità di carattere igenico-sanitario.

"I dati dimostrano che anche a Milano siamo in fase di aumento dei decessi - ha dichiarato l'assessore ai Servizi Civici Roberta Cocco -. I mesi di gennaio e febbraio e la prima metà di marzo sono in linea con gli anni precedenti ma, a partire dalla seconda metà di marzo, abbiamo osservato un incremento notevole, anche a causa dei decessi più che raddoppiati tra gli ospiti delle Rsa cittadine e nelle abitazioni private. Incrementi che hanno saturato la capacità del crematorio di Lambrate determinando quindi la chiusura forzata in un momento già molto difficile e doloroso per tutti".

"I nostri dipendenti del settore funebri e cimiteriali stanno lavorando senza sosta e con un altissimo senso di responsabilità per garantire lo svolgimento di tutte le attività necessarie, a loro va il ringraziamento di tutta l'Amministrazione comunale", ha concluso Cocco.

Per agevolare le famiglie in questo difficile momento a partire da domani, venerdì 3 aprile, il Comune ha deciso di rendere possibile inumare i propri cari senza costi o procedere alla loro tumulazione in colombario con il solo pagamento delle tariffe di concessione del manufatto.


I familiari dei defunti venuti a mancare in ospedale o nelle strutture socio-assistenziali dovranno dare disposizioni per la salma entro tre giorni dalla data del decesso, in caso contrario l'Amministrazione procederà d'ufficio all'inumazione.

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