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Coronavirus, un cardinale cinese accusa Pechino: "Il Partito comunista cinese è colpevole per la pandemia"

L'arcivescovo di Yangon attacca le autorità del Paese per aver messo a tacere medici, giornalisti e intellettuali che già in dicembre lanciavano l'allarme. "Il popolo cinese la prima vittima del regime"

“Il regime del Partito comunista cinese è il primo responsabile” della pandemia da coronavirus. “Ciò che ha fatto e ciò che non ha fatto” sta provocando “danni in tutto il mondo” e a pagare il conto più salato è “il popolo cinese, prima vittima” del virus e  anche “prima vittima di questo regime repressivo”. A lanciare l'accusa è il cardinale Charles Bo, arcivescovo di Yangon, in una dichiarazione pubblicata sul sito della sua diocesi. 

Per la prima volta dall’inizio dell’epidemia di coronavirus, originata a Wuhan nella regione dell'Hubei, un'alta carica ecclesiale si scaglia contro il regime cinese ritenendolo responsabile in tutto il mondo per i danni umani ed economici che la pandemia sta provocando.

Accusando in modo diretto “l’uomo forte Xi [Jingping]”, il cardinale Bo ricorda il modo in cui le autorità hanno messo a tacere dottori, giornalisti e intellettuali che lanciavano l’allarme già in dicembre, attendendo fino al 23 gennaio prima di isolare Wuhan e l’Hubei. Citando uno studio dell’università di Southampton, Bo dice che “se la Cina avesse agito in modo responsabile una, due o tre settimane prima, il numero dei contagiati dal virus sarebbe stato minore rispettivamente del 66%, dell’86% e del 95%”.

Partendo dalle accuse di aver provocato la pandemia e dalle richieste di “scuse e del pagamento dei danni per le distruzioni causate”, il porporato svolge un esame sulla “criminale negligenza e repressione” del regime comunista cinese, che opprime la libertà religiosa, distrugge migliaia di chiese, rinchiude in campi di lavoro forzato i musulmani, pratica espianto di organi, sopprime le libertà di avvocati, dissidenti, intellettuali. Insomma, Bo sottolinea che il Partito comunista cinese è una minaccia per il mondo intero e mette in guardia popoli e leader politici dal Paese in cui vive.

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