Beatrice, la piccola guerriera di Bergamo ha sconfitto il virus
Nata l'11 febbraio, la bambina è risultata positiva al test e ricoverata in ospedale. Per mamma e papà è cominciato un incubo che si è concluso felicemente con l'ultimo tampone, finalmente negativo
Nata l'11 febbraio a Bergamo, Beatrice era subito risultata positiva al test del coronavirus. E per papà e mamma era cominciato l'incubo. "Avevamo paura che morisse - racconta la mamma, Marta -. Ci dicevano che stava bene. Ma allora perché non potevo vederla e portarla a casa?" Ora finalmente la paura è finita: il tampone ha dato esito negativo. E la bimba è finalmente tornata a casa con i genitori.
Marco, il papà, l'ha chiamata da subito la "piccola guerriera di Bergamo", ma anche lui ha passato queste settimane di attesa nel terrore. "Temevamo che non ce la facesse", confessa. Dal momento in cui dalle braccia della sua mamma, subito dopo il parto, hanno portato Beatrice nel lettino d'ospedale, per i genitori è cominciato l'inferno dell'attesa. Che adesso è finita una volta per tutte. "Quando ho visto l'esito del terzo tampone - dice Marta - ho pensato che finalmente la nostra sofferenza era terminata e che stavamo per uscire dal tunnel". Con la loro piccola fuori dalla camera d'ospedale, sulla strada di ritorno verso la casa di mamma e papà.
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