FOTO24 VIDEO24 2

Covid-19, le vendite auto al tracollo e produzione in stallo

I produttori e distributori di auto chiedono che le nuove norme sulle emissioni di CO2 slittino di un anno

Le richieste alla Commissione Ue

1 di 16
2 di 16
3 di 16
4 di 16
5 di 16
6 di 16
7 di 16
8 di 16
9 di 16
10 di 16
11 di 16
12 di 16
13 di 16
14 di 16
15 di 16
16 di 16

Le nuove regole sulle emissioni degli autoveicoli devono slittare di un anno. Lo chiedono i costruttori e i distributori europei, stante la gravità che il Covid-19 sta causando al comparto automotive. Dʼaltronde i numeri parlano chiaro: solo in Italia a marzo le vendite di auto sono crollate dellʼ85% rispetto al marzo 2019.

Michele Crisci, presidente dellʼUnrae ‒ Unione nazionale rappresentanti autoveicoli esteri ‒ lancia lʼallarme parlando di 350 mila auto che si venderanno in meno tra marzo e aprile in Italia. Un tracollo, 85% appunto! E dire che anche febbraio con -8,8% era andato maluccio. Il mercato è fermo, le concessionarie vivono a stenti (e i dipendenti rischiano il posto di lavoro) e si chiedono misure urgenti di sostegno quando lʼemergenza Covid-19 sarà superata. Nota a margine: il presunto decollo dellʼauto elettrica subirà un ritardo inevitabile!

In questo quadro, nel 2021 entrano in vigore i nuovi standard sulle emissioni di CO2. Significa che chi produce auto deve uniformarsi alle nuove regole, cosa al momento costosa e inopportuna considerati i piazzali pieni di veicoli invenduti. La filiera europea dellʼautomotive ha dunque chiesto alla Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen il rinvio di questa normativa. A farlo sono lʼAcea (produttori di veicoli), Clepa (produttori di attrezzature), Etrma (produttori di pneumatici) e Cecra (distributori e riparatori).

Espandi