FOTO24 VIDEO24 2

Cesare Cremonini compie 40 anni: dai Lùnapop agli stadi, la vittoria di talento e maturità 

Giro di boa per il cantautore bolognese, che in vent'anni è riuscito a conquistare pubblico e critica con un percorso personale e, spesso, non privo di difficoltà

IPA

Ha salutato "i 30" interpretando "Il cielo in una stanza" in un video postato su Instagram. Cesare Cremonini si è preparato così a entrare in quelli che definisce "i favolosi 40". L'ex leader dei Lùnapop, è cresciuto ed è diventato uno dei cantautori più apprezzati del nostro panorama musicale. Un percorso di crescita graduale che lo ha portato a riempire gli stadi 

Cesare Cremonini compie 40 anni: dai Lùnapop agli stadi, le foto più belle della sua carriera

1 di 22
2 di 22
3 di 22
4 di 22
5 di 22
6 di 22
7 di 22
8 di 22
9 di 22
10 di 22
11 di 22
12 di 22
13 di 22
14 di 22
15 di 22
16 di 22
17 di 22
18 di 22
19 di 22
20 di 22
21 di 22
22 di 22

Per Cremonini un traguardo simbolicamente importante. L'ingresso in una nuova stagione della vita che probabilmente porterà un'ulteriore evoluzione artistica e professionale. Non a caso, alla vigilia di questo compleanno, ha voluto pubblicare, qualche mese fa, una raccolta tanto corposa quanto importante nel suo essere ampia e sfaccettata. Un modo per chiudere una fase prima di affrontarne un'altra.

Lui che nel pop italiano è entrato a gamba tesa, alle soglie del nuovo millennio, con i Lùnapop e una hit diventata un classico come "50 special". Un successo travolgente tanto quanto rapido.

La storia del gruppo dura tre anni, dopodiché Cremonini decide di camminare sulle proprie gambe. E lo fa nella maniera meno ovvia: non proseguendo nella scia dei Lùnapop ma cercando una propria cifra stilistica, sempre più ambiziosa e che mescola la tradizione cantautorale italiana con quelli che sono i suoi punti di riferimento da sempre. Ci sono Dalla e Gaber nelle radici di Cesare, ma anche Freddie Mercury e il britpop. "Bagùs" (2002), "Maggese" (2005), "1+8+24" (2006) e "Il primo bacio sulla luna" (2008) sono i mattoni su cui poggia la sua carriera solista, che riparte da zero e deve affrontare anche qualche risultato commerciale non proprio esaltante. Ma dal punto di vista artistico nascono canzoni che oggi sono diventate perle per lui imprescindibili, da "PadreMadre" a "Marmellata #25", passando per "Latin Lover" e "Dicono di me".

Il secondo decennio degli anni 2000 rappresenta per lui la svolta. Album come "La teoria dei colori" e "Logico" sono il cambio di passo. La crescita artistica è evidente e se ne accorge anche un pubblico sempre più ampio. Arrivano i tour nei palazzetti, dove Cremonini dà il meglio di sé mostrando un attitudine da animale da palcoscenico. Nel 2017 poi è la volta di "Possibili scenari", di cui "Poetica" e "Nessuno vuole essere Robin" sono il manifesto di una maturità acquisita a più livelli. E con il successo dell'album arriva il primo tour negli stadi. Un traguardo che era nel mirino sin dal primo giorno ma al quale lui è voluto arrivare passo dopo passo, senza bruciare le tappe, solo quando questo avrebbe significato un'affermazione solida e matura. E così è.   

POTREBBE INTERESSARTI:

Espandi