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Coronavirus, a Ercolano la spesa si fa in ordine alfabetico

L'accesso a tutti gli esercizi commerciali, ad eccezione di farmacie e parafarmacie, può avvenire una sola volta a settimana, secondo le iniziali del cognome del capofamiglia

Ai tempi del coronavirus ad Ercolano, nel Napoletano, la spesa si fa una volta a settimana ed è disciplinata per ordine alfabetico, secondo le iniziali del cognome del capofamiglia. E' quanto stabilisce il sindaco del comune vesuviano, Ciro Buonajuto, che ha firmato un'apposita ordinanza per contrastare ulteriormente il contagio da Covid-19.

Il provvedimento ordina che l'accesso a tutti gli esercizi commerciali, ad eccezione di farmacie e parafarmacie, debba avvenire una volta alla settimana per ogni nucleo familiare, rispettando la turnazione alfabetica del proprio cognome.

In pratica, il lunedì la spesa è consentita alle famiglie il cui cognome è compreso tra la lettera A e la B, il martedì la C, il mercoledì dalla D alla F, il giovedì dalla G alla M, il venerdì dalla N alla S e il sabato dalla T alla Z. Non è consentito - si legge nell'ordinanza - utilizzare più di una lettera presente all'interno dello stesso nucleo familiare.

Il sindaco precisa anche che le consegne a domicilio di prodotti confezionati e da parte di personale protetto con appositi dispositivi di protezione individuale sono sempre consentite. I titolari degli esercizi commerciali, inoltre, dovranno aver cura di far osservare all'esterno dei locali l'ordine in fila indiana degli avventori, garantendo la distanza interpersonale di un metro prescritta dalle disposizioni governative.

"Questa misura è stata adottata per evitare che tanta gente scenda di casa tutti i giorni per la spesa quotidiana ed è stata concordata con le forze dell'ordine", commenta il primo cittadino Buonajuto. "Mi rendo conto che è una scelta che comporta sacrifici e impatta soprattutto sulle abitudini delle persone più anziane. ma in questo momento il nostro obiettivo prioritario è limitare la diffusione di questo virus, quindi spero che le persone rispetteranno e capiranno questa misura: ne va della salute di tutti".

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