L'annuncio della nuova stretta del governo sulle misure anti-coronavirus scatena ancora una volta la protesta delle opposizioni, che chiedono di essere sentite dal Colle. Salvini parla di un Paese nel caos e auspica la riapertura del Parlamento, Meloni definisce "da regime" le comunicazioni di Conte e Berlusconi accusa: "Il governo non si confronta". Replica Franceschini chiedendo uno stop alle polemiche ed esortando ad "andare avanti insieme".
Salvini: "Il Paese è nel caos" - Ma i leader di Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia accusano Palazzo Chigi di un atteggiamento di "scarsa collaborazione" e tornano all'attacco. Matteo Salvini si rivolge ad presidente Mattarella a cui chiede "di convocare tutte le opposizioni unite perché vogliamo fortemente, con il cuore e con la testa, dare il nostro contributo, Non vorremmo che qualcuno sottovalutasse anche l'emergenza economica, dopo aver sottovalutato quella sanitaria". E continua: "Non è possibile andare avanti così, con decreti annunciati di notte e che poi la mattina non ci sono e lasciano mezzo Paese nel caos. Occorre chiarezza e il coinvolgimento di tutti, occorre riaprire il Parlamento perché certe scelte vanno prese tutti insieme, non da soli in una stanza a mezzanotte. Se non ci ascoltano al governo, ci faremo ascoltare dal presidente della Repubblica".
Meloni: "Toni da regime, ora si convochi il Parlamento" .- Giorgia Meloni definisce "intollerabili i metodi di comunicazione da regime totalitario del governo per l'emergenza: dichiarazioni trasmesse in orari improbabili, con continui ritardi e attraverso la pagina personale di Giuseppe Conte su Facebook, come se in Italia non esistessero le istituzioni, la tv di Stato e la stampa. Tutto questo non fa che peggiorare il senso di insicurezza, ansia e incomprensione da parte di tutti noi.Gli italiani non sanno quali attività saranno aperte e quali chiuse, perché nessuno ha visto il decreto. Non sanno nemmeno se devono andare al lavoro. Che metodi sono?".
Berlusconi: "Il governo non si confronta, il Colle ci ascolti" - Silvio Berlusconi sottolinea che "Forza Italia ha offerto collaborazione istituzionale ed è impegnata a dare il suo contributo al superamento della doppia emergenza, sanitaria ed economica. Il governo invece non ha sinora accettato un concreto confronto e non sembra voler tenere in considerazione le proposte moderate e approfondite del centrodestra. Chiediamo di essere ascoltati da Sergio Mattarella".
Renzi: "L'Aula si riunisca, è una pandemia non Gf" - A chiedere la convocazione dell'Aula è anche il leader di Italia Viva Matteo Renzi, che dichiara: "Ci aspettano ancora giorni difficili. Noi rispettiamo le regole del governo sulla quarantena, il governo rispetti quelle sulla democrazia. Si riunisca il Parlamento e si facciano conferenze stampa. non show su Facebook. E' una pandemia, non il Grande Fratello". Renzi suggerisce inoltre di introdurre il modello Corea del Sud e dichiara: "Studiare subito come farci aiutare dalle nuove tecnologie",
Franceschini: "Minaccia senza precedenti, andiamo avanti insieme" - In campo a difesa di Giuseppe Conte scende il ministro Dario Franceschini, che dice via Twitter: "Verrà il tempo dell'analisi e degli scontri, ma ora non possiamo permetterci le polemiche, mentre migliaia e migliaia di cittadini stanno al fronte. Lo dico ai leader dell'opposizione, a Berlusconi, Salvini, Meloni, ai sindaci e ai governatori di tutti i colori politici. Tornerà il tempo dello scontro, ma adesso stiamo giocando tutti nella stessa squadra, la Nazionale. Siamo italiani e basta. Se ognuno di noi farà semplicemente il proprio dovere, presto ce la faremo". E ancora, sul premier: "Stiamo affrontando una minaccia sconosciuta per il mondo, ogni scelta va presa in fretta, è sempre questione di minuti. E' naturale, in mezzo a molte cose giuste, che si faccia qualche errore. Lo può fare il governo, un sindaco o un governatore. Ma perché accanirsi nella polemica anziché correggerlo e continuare ad andare avanti insieme? E' la situazione più drammatica della storia della Repubblica. Vedo un'abnegazione totale, unica e assoluta da parte di tutti, da Conte ai ministri che lavorano con competenza, tutti con grande generosità".