Coronavirus, in giro in auto e a piedi: più controlli e posti di blocco a Roma e Milano
L'annuncio del sindaco Raggi per evitare uscite di massa nel weekend: "Verifiche su tutti". Mentre nel capoluogo lombardo militari di Strade Sicure ai posti di blocco
"Non vorremmo che complice il weekend qualche romano pensi di prendere la macchina e fare la gita al mare. Metteremo dei posti di blocco sulle strade principali", anticipa la sindaca di Roma Virginia Raggi. Non più verifiche a campione, ma su tutte le auto in circolazione nella Capitale e strette anche per chi va a piedi. A Milano scende in campo l'esercito: 114 militari di Strade Sicure impiegati nei controlli per il rispetto delle misure contro la diffusione del coronavirus, come fa sapere la prefettura.
Qui Roma - Controlli per tutte le auto in circolazione, con posti di blocco e incolonnamento, e non più solo verifiche a campione. Lo ha disposto la polizia locale, su richiesta del Campidoglio. La nuova modalità di controlli scatterà sabato "e fino a nuova diversa disposizione". Saranno rafforzati i posti di blocco in corrispondenza dei quali, si legge nella nota, "devono essere preventivamente predisposti imbuti delimitati con coni flessibili e devono essere fermati tutti i veicoli, non semplicemente a campione, al fine di verificare la legittimità degli spostamenti". "L'eventuale fila di veicoli - si precisa - deve interrompersi solo in presenza di evidente situazione di pericolosità per la sicurezza della circolazione".
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Alle verifiche non sfuggirà neppure chi va a piedi. Dal Campidogio, infatti, arriva alla polizia locale anche una raccomandazione di "fermezza nei controlli" per chi si muove a piedi. Previste maggiori verifiche nei parchi. In particolare, è stato disposto un controllo dedicato nella zona della Caffarella e nella zona del Parco dell'Appia Antica. Nel parco della Caffarella la sindaca Virginia Raggi si è recata ben due volte, su segnalazione dei cittadini, per dissuadere chi correva in gruppo, s'intratteneva sulle panchine e sostava in gruppo. Da alcuni giorni pattuglie dei vigili urbani girano in strada con un megafono spiegando: "Non uscite dalle vostre case se non per validi motivi come andare al lavoro, fare la spesa o assistere un famigliare malato. I trasgressori saranno denunciati. Rispettate le regole, rispettate le distanze di sicurezza".
Sull'utilizzo dei militari di Strade Sicure a Roma, 19.60 di cui 1.500 già operativi, la decisione è stata rimandata alla prossima settimana in una riunione, rigorosamente via video, presieduta dalla prefetta Gerarda Pantalone con la sindaca Virginia Raggi. Al vaglio anche il loro uso in posti di blocco per affiancare nel lavoro polizia, carabinieri e vigili urbani. I militari comunque stanno già rafforzando i presidi delle forze dell'ordine nei luoghi dove si teme assembramento nonostante le ferree prescrizioni, soprattutto davanti ai supermercati.
Qui Milano - Esercito già disponibile sul territorio nei controlli per il rispetto delle misure anti-coronavirus, ma per il governatore lombardo Fontana 114 sono "praticamente niente". "I militari possono eseguire posti di blocco, identificare persone da segnalare alle autorità competenti e perquisirle, se necessario", spiega il generale Marco Bertolini, ex comandante del Coi, il Comando operativo di vertice interforze, la struttura della Difesa che gestisce tutte le missioni militari italiane, al'estero e in patria.
Misure più restrittive anche nel resto del Milanese. A Cinisello Balsamo e Sesto San Giovanni non sarà più possibile utilizzare piste ciclabili e biciclette, salvo che per andare al lavoro, fare la spesa e acquistare farmaci e saranno vietate le attività motorie all'aperto, anche individuali, come jogging, passeggiate, giochi. Lo dispone l'ordinanza congiunta dei sindaci.
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