Il cosiddetto paziente 1 dell'epidemia di coronavirus in Italia in realtà non è affatto il primo, ma potrebbe essere "il caso 200-300 tra quelli gravi". Lo chiarisce il virologo Fabrizio Pregliasco, in collegamento con "Mattino Cinque", parlando del 38enne di Codogno, in provincia di Lodi, da poco uscito dalla terapia intensiva dopo quasi 4 settimane di trattamenti.
"Noi - spiega l'esperto - abbiamo avuto la sfortuna di avere la seconda ondata di questa malattia". "Si è creato un iceberg sott'acqua che non vedeva nessuno, ci siamo accorti tardi dell'epidemia", afferma il medico rispondendo alla domanda sul perché stiamo diventando il Paese più colpito dal coronavirus.