MUSCOLI E IRONIA

Bruce Willis compie 65 anni: divo di Hollywood tutto azione e senso dell'umorismo

Interprete di oltre 100 film, è stato uno degli attori simbolo degli anni 90, dimostrando grande eclettismo e partecipando ad alcuni dei maggiori successo del decennio

© IPA

Una serie di culto che l'ha lanciato, più di 100 film, un matrimonio "vip" con Demi Moore. Compie 65 anni Bruce Willis, une delle stelle di Hollywood più iconiche degli ultimi trent'anni. Specializzato in film di azione, ha saputo coniugare alla muscolarità di alcuni personaggi un grande senso dell'ironia, espresso sia nella trilogia di "Die Hard" che in film come "Appuntamento al buio". 

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Nato in una base militare americana nella Germania Ovest, a Idar-Oberstein, il 19 marzo 1955, tornato con la famiglia negli Stati Uniti, nel New Jersey, Bruce Willis tra un lavoretto da barista e uno da camionista, dimostra sin da giovane la passione per la recitazione. Il debutto sul grande schermo arriva nel 1980, con un ruolo in "Delitti inutili", con Frank Sinatra. Trasferitosi a Los Angeles inizia a lavorare più frequentemente in serie tv, come "Miami Vice" e "Ai confini della realtà". Il salto di qualità arriva nel 1987, con "Moonlighting", poliziesco intriso di humour, che, accanto a Cybil Shepherd farà da trampolino di lancio e gli frutterà un Golden Globe e un Emmy.

Nel 1987 è protagonista accanto a Kim Basinger di "Appuntamento al buio", scatenata commedia diretta da Blake Edwards. Nello stesso sposa Demi Moore, dalla quale avrà tre figlie, Rumer (1988), Scout LaRue (1991) e Tallulah Belle (1994). I due si separeranno nel 2000 decidendo comunque di non allontanarsi troppo per stare vicini alle figlie.

Nel 1988 affronta il ruolo che gli segnerà la carriera. "Die Hard - Trappola di cristallo", in cui interpreta il poliziotto John McClane. Arriveranno negli anni a seguire quattro sequel, di altrettanto successo, "58 minuti per morire - Die Harder" (1990), "Die Hard - Duri a morire" (1995), "Die Hard - Vivere o morire" (2007) e "Die Hard - Un buon giorno per morire" (2013), decisamente meno apprezzato dal pubblico. Ma gli anni 90 per Willis non sono solo quelli del poliziotto McClane. Il numero di film di successo interpretati è impressionante, tanto da farne una delle stelle più amate di Hollywood. Arrivano "Pulp Fiction" (1994) di Quentin Tarantino, il surreale "La morte ti fa bella" (1992) di Robert Zemeckis, la fantascienza de "L'esercito delle 12 scimmie" (1995), "Il quinto elemento" (1997) e "Armageddon - Giudizio finale" (1998), e il thriller/horror di culto di M Night Shyamalan "Il sesto senso" (1999).

Negli anni 2000 arrivano altre due saghe, quella della commedia poliziesca di "Fbi: protezione testimoni", e quella di "Sin City", di Robert Rodriguez. Nello stesso decennio ottiene altri grandi successi come "Unbreakable - Il predestinato", "Slevin - Patto criminale", "Ocean's Twelve". Nel 2010 e nel 2012 partecipa a "I mercenari", film di Sylvester Stallone infarcito di stelle degli anni 80 e 90. Le sue ultime apparizioni risalgono al 2019, con l'apprezzatissimo "Motherless Brooklyn - I segreti di una città", diretto da Edward Norton, e "Glass", dove è tornato a lavorare con M. Night Shyamalan. 

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