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Coronavirus, un'altra giornata nera per le Borse: giù i mercati Ue e Usa

Piazza Affari, limita le perdite e fa meglio delle altre europee. Lo spread Btp/Bund sfonda quota 300 ma poi ripiega. Petrolio in caduta libera, giù anche l'oro

Afp

E' stata un'altra giornata nera sui mercati, sia in Europa sia negli Usa, con le Borse spaventate dagli effetti del coronavirus, con perdite pesanti sia a Wall Street sia nel Vecchio Continente: Milano fa meglio delle altre europee contenendo le perdite a -1,27%,  Francoforte cede il 5% e New York il 6%. Le rassicurazione della Bce a fare tutto il possibile e a mettere in campo, se necessario, nuove misure non bastano a rassicurare gli investitori.

Mercati in forte rosso - A Wall Street il Dow Jones lascia sul terreno il 6,28% a 19.902 punti mentre il Nasdaq perde il 4,70% a 6.989. In Europa, a Londra il Ftse 100 perde il 4,05% a 5.080 punti, a Francoforte il Dax arreetra del 5,56% a 8.441, a Parigi il Cac40 lascia il 5,94$ a 3.754 mentre a Milano il Ftse Mib finisce a -1,27% a 15.120 punti grazie in parte allo scudo della Consob, che ha vietato le vendite allo scoperto per tre mesi. Piazza Affari tiene nonostante le tensioni sullo spread, salito fino a 320 punti per poi chiudere a 267 complici gli interventi della Banca d'italia "per assicurare condizioni ordinate sul mercato". Interventi che, spiegano alcune fonti, "continueranno finché ce ne sarà bisogno". 

Tensioni sul mercato dei bond - Tensioni si osservano comunque sul mercato dei bond più in generale. Secondo gli analisti, il balzo dei rendimenti dei titoli di Stato europei è legato alle pressioni sui manager di fondi, costretti a scaricare i loro asset più liquidi per restituire fondi ai loro investitori. Ma anche alla prospettiva di un balzo delle emissioni di debito in Europa e negli Stati Uniti per finanziare gli sforzi nella lotta al coronavirus. 

Giù oro e petrolio - Ma non sono solo le piazze finanziarie a crollare. Il petrolio è in caduta libera, con il Wti che arriva a perdere il 23,78% a 20,55 dollari al barile, ai minimi dal 2002. Il Brent scivola sotto i 25 dollari, cedendo il 13,75% a 24,76 dollari. Non si salva neanche l'oro, che perde il 3,1%: il metallo prezioso, bene rifugio per eccellenza, è considerato termometro di panico. 

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