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Coronavirus, il Viminale: denunciate ottomila persone su oltre 170mila controlli

Dalla coppia che amoreggia in auto al gruppo che macella una pecora in strada, passando per le ormai consuete false dichiarazioni e inosservanza delle regole: le denunce sono cresciute del 13,5%

Coronavirus, a Milano montagnetta di San Siro e Martesana affollati nonostante i divieti

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La montagnetta di San Siro
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Sono state 172.720 le persone controllate lunedì in seguito alle misure per il contenimento del coronavirus: 7.890 sono state denunciate per inosservanza degli ordini dell'autorità, 229 per false dichiarazioni a pubblici ufficiali. Le denunce sono cresciute del 13,5% rispetto alle 6.951 del 15 marzo. Gli esercizi commerciali controllati sono stati 97.551, 217 i titolari denunciati, 22 le sospensioni decise. I dati sono stati resi noti dal Viminale. 

Già recidivi in una settimana A una settimana dal decreto "io resto a casa" ci sono già i recidivi delle denunce. Persone che hanno già "beccato" una prima sanzione e che sono tornati in strada senza motivo sono stati di nuovo sorpresi. E' il caso di due sudamericani di 23 e 31 anni a Genova, che agli agenti hanno risposto che erano in strada "a farsi un giro perché non volevano stare a casa",

Una coppia amoreggia in auto Nonostante i decreti e gli inviti a stare a casa, la passione ha avuto il sopravvento: così i due si sono lanciati in effusioni amorose inequivocabili in un'auto parcheggiata a Milano in zona Mecenate. La scena è stata però notata dai carabinieri, che sono intervenuti e hanno interrotto i due, una 40enne tunisina e un 23enne egiziano, denunciandoli per aver violato il decreto anti-coronavirus del presidente del Consiglio.

Coronavirus e Unità d'Italia, il tricolore sui balconi

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Macellano pecora in mezzo alla strada Altre persone sono state invece "pizzicate" mentre sgozzavano, scuoiavano e lasciavano una pecora in strada. I carabinieri di Castel Ivano (Trentino) li hanno denunciato per macellazione abusiva, uccisione di animale e inosservanza dei provvedimenti per il contrasto alla diffusione del virus.

Parrucchiere aperto a Bologna E' stata la segnalazione di alcuni cittadini a fare intervenire la polizia in un negozio di barbiere-parrucchiere a Bologna, aperto e in attività in palese violazione del decreto. Gli agenti hanno sorpreso cinque persone nell'esercizio: un lavoratore di 23 anni e quattro clienti, di età comprese fra i 25 e i 56 anni. Tutti sono stati denunciati per violazione dei provvedimenti dell'autorità. Il negozio è stato chiuso ed è partita anche la segnalazione alla Prefettura per la futura sospensione dell'attività. Il titolare non era presente.

Sorpresi a bivaccare in piazza Altri sei giovani  sono stati denunciati dai carabinieri perché sorpresi a bivaccare nella piazza principale di Fabrizia, in provincia di Vibo Valentia. Il fatto è avvenuto nella tarda serata di lunedì quando i giovani, incuranti delle regole imposte dal governo, sono stati notati fumare creando assembramento. Ai carabinieri a quel punto non è rimasto altro che identificarli e procedere alla loro denuncia.

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