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Coronavirus, Standard & Poor's: "La recessione globale è già realtà"

Secondo l'agenzia di rating, la stretta a contatti e movimenti comporteranno, un "collasso della domanda" e un'ondata di default di società Usa e Ue

Russia, mistero sul coronavirus: pochi contagi ma si prepara un maxi ospedale

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La Russia per ora è un enigma. Da quando è scoppiata l'epidemia di nuovo coronavirus, infatti, ha registrato solo pochi casi ed è riuscita ad evitare le misure draconiane adottate da Cina ed Europa. Il timore, come sempre in questi casi, è che le autorità nascondano i dati reali. Da un lato c'è la possibilità che Mosca sia stata sufficientemente veloce a introdurre misure di contenimento al virus - controlli sui cittadini cinesi a partire dal 23 gennaio, con successiva chiusura totale della frontiera, nonché sugli ingressi dalle aeree a rischio, compresa l'Europa, da fine febbraio - e, dall'altro, risultati diversi sui test dovuti a una procedura diversa, a due fasi, adottata dal laboratorio Vektor di Novosibirsk. Il premier Mikhail Mishustin ha negato che le autorità stiano "nascondendo" la realtà dei fatti. La sensazione è che l'onda del coronavirus stia montando. Alle porte di Mosca è infatti in costruzione un ospedale dedicato ai casi di Covid-19 e, sia nella capitale che nelle altre città, le misure restrittive sugli assembramenti e la frequentazione delle scuole s'inaspriscono sempre di più.

"La recessione globale è già qui". Lo scrivono in un report gli economisti di Standard & Poor's, secondo cui la stretta ai contatti fra individui e ai movimenti delle persone comporteranno, come in Cina, anche in Usa ed Europa un "collasso della domanda" con crescita globale che si fermerà all'1, massimo 1,5%, livelli da recessione. Vista l'emergenza coronavirus, i rischi per la previsione sono al ribasso.

Verso un'ondata di default di società Usa e Ue Il coronavirus, facendo crollare i flussi di cassa e dando una stretta alle condizioni finanziarie, associato allo shock sui prezzi petroliferi "darà un colpo al merito di credito" di molte aziende, portando probabilmente a "un balzo dei default", aggiunge l'agenzia di rating, che prevede un tasso di default che negli Usa potrebbe superare il 10% e in Europa avvicinarsi a tale livello nei prossimi 12 mesi.

Morgna Stanley: "Recessione globale, peggio del 2001" E per il capo economista di Morgan Stanley, Chetan Ahya, "una recessione globale nel 2020 è lo scenario di base: i danni dal coronavirus e dalla stretta delle condizioni finanziarie causeranno uno shock materiale all'economia globale. Questa volta sarà peggio della recessione globale del 2001".

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