Betta e Beatrice sono le fondatrici del rinomato brand beachwear Elisabetta Sammarco. Unite nel lavoro, come nella vita, da una profonda passione per la moda, queste due sorelle, cittadine del mondo, disegnano costumi da bagno in grado di esaltare qualunque tipo di femminilità, grazie al loro inconfondibile “minimal approach”.
La sfida di ogni collezione è quella di coniugare vestibilità e comfort, attraverso l’utilizzo di tessuti di massimo pregio e la semplicità delle tecniche di cucitura.
Materiali di prima scelta, come la lycra cangiante e i velvet stretch, insieme alla cura minuziosa di ogni minimo dettaglio di seduzione, imprimono una firma inconfondibile su ciascun capo.
Non soltanto costumi, ma anche leggings e top, racchiusi in una capsule collection dalle linee semplici ed essenziali che, ancora una volta, esaltano la naturale sinuosità del corpo femminile.
I capi Elisabetta Sammarco si rivolgono ad una donna fascinosa e sensuale che, con genuina naturalezza, ammalia e conquista chiunque incroci il proprio sguardo.
Chi sono Elisabetta, soprannominata Betta, e Beatrice? Qual è stato il vostro percorso di formazione?
Siamo due sorelle di 40 e 38 anni, oggi entrambe mamme, che vivono e lavorano a Roma. Una laurea al Polimoda di Firenze per Betta, una a Roma in Comunicazione per Beatrice. E quindi la condivisione del progetto più grande, attraverso l’unione delle due esperienze.
Quali sono le vostre origini?
La nostra è una famiglia un po' vagabonda. Papà, figlio di militare, ha vissuto in diverse città italiane; mamma, invece, ha trascorso la prima parte della sua vita a New York. Il nonno, infatti, emigrò negli Stati Uniti alla ricerca del sogno americano. Noi, nei primissimi anni, siamo cresciute negli Stati Uniti, per poi trasferirci definitivamente a Roma. Nostra nonna paterna ha origini molisane e proprio lì, in un piccolo paese in provincia di Isernia, Civitanova del Sannio, dove ancora oggi i nostri genitori hanno una casa, immersa nella pace delle montagne, abbiamo trovato il modo per iniziare a confezionare i nostri capi, staccando la spina dalla frenesia della Capitale. Il Molise, regione sconosciuta ai più, terra selvaggia, con una natura allo stato brado, è un po' il far west italiano, dove esistono però anche molti laboratori di confezione moda. La grande azienda Ittierre, ad esempio, sorgeva proprio in quella zona. Grazie a questa nostra origine, abbiamo potuto imparare il mestiere da vicino, collaborando con diversi laboratori artigianali. Oggi purtroppo la maggior parte di essi ha chiuso o è in cassaintegrazione. Questo purtroppo è il risultato della scelta di molti brand di produrre all'estero per risparmiare sui costi.
Due sorelle, un progetto comune. Esiste un episodio significativo della vostra vita, magari nell’ambito della vostra famiglia, che vi abbia fatto capire di appartenere al mondo della moda?
Ci sono un paio di episodi della nostra infanzia che custodiamo con amore. Il primo di questi riporta il nostro pensiero alla adorata Nonna materna, Elisabetta, che viveva a New York. Quando ritornava in Italia per le vacanze estive, portava sempre con sé valigie cariche di vestiti per le sue nipotine…eravamo così entusiaste di provarli immediatamente, non appena varcava la soglia di casa, mentre i suoi occhi si riempivano di gioia! L'altro ricordo è legato invece alle afose giornate estive che trascorrevamo nella casa in Abruzzo della Nonna paterna, così fresca ed accogliente. In una delle stanze da letto c'era un armadio stracolmo di abiti di ogni genere e per noi bambine il gioco più bello era quello di indossarli, creando ogni volta combinazioni diverse, per poi "sfilare" nel lungo corridoio.
Come si è sviluppato nel tempo il progetto di creare una linea beachwear?
L'idea dei costumi è da ricollegarsi alla nostra adolescenza al Circeo. È stato proprio lì che abbiamo comprato i nostri primi bikini. Li acquistavamo nel negozio di una ragazza che, secondo una logica del tutto innovativa per quei tempi, permetteva di scegliere colori e modelli del reggiseno e dello slip, abbinandoli in base al gusto delle clienti. Ricordandoci di quella esperienza della nostra infanzia, abbiamo pensato di dare vita anche noi ad una linea beachwear, per soddisfare al meglio le nostre esigenze di stile.
Quando è nato propriamente il brand Elisabetta Sammarco e come mai avete scelto di utilizzare soltanto uno dei vostri nomi?
Il brand è nato nel 2011, quando il gioco di due sorelle, che sfilavano con gli abiti rubati dall’armadio della nonna, ha finalmente raggiunto una sua dignità di progetto maturo…è stato allora che abbiamo capito di poter creare insieme qualcosa di più ambizioso. Betta è stata la prima ad avere questa intuizione ed Elisabetta è anche il nome di nostra nonna. Ci piaceva l'idea di omaggiarla in questo modo per averci tramandato una grande passione.
Perché proprio i costumi?
Il costume è il capo che ti spoglia più di ogni altro davanti al mondo, di solito sotto la luce del caldo sole estivo. D’estate, sulla spiaggia, ogni donna rivela tutta la propria femminilità, senza filtri. Il punto di partenza, quando disegniamo i nostri pezzi, è dunque quello di creare dei costumi che facciano sentire bella e a proprio agio colei che andrà ad indossarli. Cerchiamo di proporre una varietà il più ricca possibile di slip, top e reggiseni, perché ogni corpo è bello in modo diverso e deve essere esaltato con le linee e le forme giuste.
Cosa rappresenta per voi questo indumento?
Libertà, estate, viaggi, spensieratezza.
Quali sono le cifre stilistiche delle vostre collezioni?
Semplicità e linearità, studiate per esaltare con eleganza la figura femminile, attraverso tagli ricercati e tessuti di qualità.
Non solo beachwear, che comunque rappresenta il core business dell’azienda, ma anche leggings e, più in generale, una linea di abbigliamento sporty-chic…come mai questo ampliamento dei confini?
I leggings, in realtà, appartengono alle nostre origini. Per un certo periodo, li abbiamo messo da parte per concentrarci esclusivamente sulla linea beachwear e, a dire la verità, anche perché, quando è esplosa la “leggings-mania”, non potevamo più essere competitive con i prezzi di mercato. Nell’ultimo anno però siamo ripartite con un progetto che è una vera e propria capsule: leggings, ma anche body e top. È da poco uscita la seconda edizione e la risposta è stata molto buona. Abbiamo quindi deciso di proseguire anche con questa piccola linea di abbigliamento sporty-chic e non escludiamo di aggiungere qualche altro capo per le prossime stagioni. Visto che ci troviamo in un periodo storico in cui è importante più che mai prenderci cura del nostro pianeta, per contenere i costi e rimanere concorrenziali, abbiamo pensato di creare questa linea sport con i materiali di stock avanzati dalle collezioni precedenti, riutilizzandoli in una nuova veste.
Cosa indosseremo sulle spiagge in questa estate 2020?
La nostra nuova collezione è un po' retrò e rievoca la sensualità decadente dei primi anni ’70, attraverso i rigati, i ton sur ton, i multicolor e i marinari. Le linee, insolite e audaci, lontane dai cliché tradizionali, sono modellate sul corpo femminile al solo scopo di valorizzarne la bellezza. Profonde scollature creano moderni contrasti con i crop-top leggermente accollati e gli olimpionici con scollo all’americana. Gli interi bon ton sono resi ancora più delicati dalle spalline sottili e dalle cuciture invisibili, mentre i “bottom” dei due pezzi variano dai modelli micro a quelli, ad “ali di gabbiano”, fino alle culotte a vita alta per un look più sofisticato.
Che importanza assume per voi l’artigianalità Made in Italy?
È parte integrante del progetto. L'eccellenza del Made in Italy va preservata. Siamo orgogliose di essere italiane e, avendo avuto a che fare in prima persona con i laboratori artigianali, sappiamo bene quali siano le conseguenze sulla popolazione locale della scelta di produrre al di fuori del nostro territorio. Il lavoro è un valore importante che va premiato con il giusto prezzo. Non vogliamo associare il nostro nome a collezioni realizzate in paesi in cui la manodopera è sfruttata e sottopagata. La nostra, infatti, è una produzione Made in Italy a 360°: dai materiali al personale dell’azienda, tutto rientra nei confini del territorio italiano, ad esclusivo sostegno di pratiche di lavoro eticamente consapevoli.
Chi sono Betta e Beatrice nella vita privata? Interessi e passioni nel tempo libero?
Siamo entrambe appassionate di buona cucina e di buon vino. Anche in questo campo l'eccellenza italiana ci accompagna nelle nostre giornate libere, che trascorriamo volentieri insieme alla famiglia e agli amici, cucinando e mangiando. E poi siamo amanti del viaggio, alla scoperta di nuovi luoghi o come occasione di ritorno in quelli del cuore. Sicuramente sono questi i momenti dai quali traiamo maggiore ispirazione.
Cosa sognate per il vostro futuro? E per quello del vostro brand?
Sogniamo di poter continuare a coltivare la nostra passione e di trasmettere ai nostri figli lo stesso entusiasmo nei confronti di qualsiasi cosa vorranno fare “da grandi”, seguendo i propri sogni, senza mai arrendersi. Per quanto riguarda invece il futuro del nostro brand…lo scopriremo insieme nelle prossime stagioni!