Da Lodi a Capo Nord a piedi contro il neuroblastoma, il coronavirus ferma l'impresa di Mikhael quasi alla meta
Il 24enne era in marcia da dicembre con il suo cane Victor: "L'ultima tappa è il confine svedese con il Circolo Popolare Artico, la Norvegia ha chiuso i confini per limitare i contagi e, a malincuore, devo ritenere il mio viaggio concluso"
A piedi da Lodi fino a Capo Nord con il cane Victor: l'impresa di un 24enne per avere fondi contro il neuroblastoma
Tgcom24 lo aveva raggiunto sul confine Svizzera-Austria e lo aveva accompagnato telefonicamente per un primo tratto nel territorio austriaco, a una settimana di camminata da Lodi, punto di partenza della sua nuova impresa in solitaria a piedi verso Capo Nord. Ma al giorno 101 di cammino, la marcia del 24enne Mikhael Bellanza, accompagnato dal suo bracco Victor, per raccogliere fondi contro il neuroblastoma, deve fermarsi per coronavirus. All'ultima tappa svedese il giovane fisioterapista di Zelo Buon Persico (Lodi) sulla sua pagina Facebook annuncia: "La Norvegia ha chiuso le frontiere per limitare i contagi, il viaggio è a malincuore concluso".
Gambe e follia non sono bastati a Mikhael e Victor per raggiungere a piedi Capo Nord con l'obiettivo di raccogliere fondi per l'associazione "Una Milano Onlus" che si batte contro il neuroblastoma, tumore infantile che colpisce il sistema nervoso.
"Mi fermo a Overkalix, al confine del Circolo Artico, a circa 700 chilometri a Sud di Capo Nord - spiega Bellanza nuovamente raggiunto da Tgcom24. - E rimarrò per qualche tempo in Lapponia, perché la frontiera norvegese è chiusa, come la Germania, l'Italia... Purtroppo la situazione è questa e non era prevedinile".
Per oltre 100 giorni di cammino il 24enne lodigiano, con le notizie che arrivavano dalla sua terra duramente colpita dal coronavirus, ha superato prove difficili, attraversando vaste lande innevate e dormendo spesso all'addiaccio; ha dovuto anche rinunciare a t-shirt e calzoncini per indossare abiti più consoni per l'attraversata invernale, ma non si era fermato davanti a niente, annotando minuziosamente con foto e parole le sue giornate sulla pagina Facebook dedicata all'impresa.
E proprio l'emergenza sanitaria ha interrotto l'impresa a lungo preparata e affrontata sempre con il sorriso, nonostante difficoltà e fatica. "Purtroppo certe situazioni non sono prevedibili - scrive Bellanza. - Riterrò il viaggio a malincuore concluso. Non farò ovviamente ritorno in Italia, ma mi fermerò in Svezia per qualche tempo".
Intanto, la raccolta fondi online ha raggiunto quota 18mila euro. Continuerà, perché non sarà il coronavirus a bloccarla.
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