Interventi fissati, trasporti semiparalizzati

"L'oncologia non può e non deve fermarsi": il calvario dei malati dalla Puglia al Nord nell'emergenza coronavirus

Gli interventi fissati da tempo sono confermati, ma i pazienti con i voli cancellati all'ultimo minuto devono ricorrere a lunghi viaggi in treno. "Almeno per noi potevano garantire gli spostamenti", è l'appello a Tgcom24

di Gabriella Persiani

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"I nostri chirurghi a Milano ci dicono che l'oncologia non può e non deve fermarsi in tempi di coronavirus, ma per noi pazienti oncologici i viaggi sono diventati ancora più drammatici con i trasporti semi-paralizzati". Tgcom24 raccoglie l'appello di un gruppo di malati pugliesi che nei prossimi giorni dovrà raggiungere Milano per l'intervento che dovrebbe salvar loro la vita. "Le operazioni fissate da tempo sono state confermate, ma a noi hanno chiuso aeroporti e hanno annullato voli, non ci restano che lunghi viaggi in treno e chissà...".

"Eravamo in lista, ma l'attesa della chiamata è stata breve - è il racconto a Tgcom24. - Poi è subentrata l'emergenza per il coronavirus, la chiusura della Lombardia, di tutta Italia come zona protetta".

Di conseguenza aeroporti chiusi e voli annullati all'ultimo minuto, ma il viaggio della speranza non è stato rimandato. "'L'oncologia non può e non deve fermarsi', ci hanno assicurato i nostri medici, ma cresce in noi l'ansia non solo per la nostra malattia e la paura del contagio da Covid-19, ma anche per arrivare a Milano".

"Ora abbiamo un treno prenotato sia per l'andata che per il ritorno, abbiamo le mascherine per viaggiare, la speranza è che Trenitalia non stoppi i convogli e che possiamo viaggiare davvero in sicurezza e con i posti distanziati", la conclusione.