Il Comune di Medicina e la frazione di Ganzanigo, nel Bolognese, diventano "zona rossa" per contenere il coronavirus. Lo annuncia il sindaco Matteo Montanari su Facebook spiegando che l'ordinanza della Regione Emilia-Romagna sarà in vigore fino al 3 aprile e dispone il divieto di allontanamento e di accesso per queste zone. "Dobbiamo evitare altri contagi", dice il primo cittadino. Il governatore Stefano Bonaccini: "Scelta drastica ma necessaria".
Focolaio nato in una bocciofila Medicina ha poco più di 16mila abitanti ed era già tra i "sorvegliati speciali" in Regione per l'epidemia del coronavirus: nelle scorse settimane era emerso un "focolaio" in una bocciofila del paese frequentata da anziani. Un caso rimarcato nelle scorse settimane anche dal commissario straordinario per l'emergenza della Regione, Sergio Venturi, che aveva segnalato 19 contagiati in un solo giorno tra gli avventori proprio della bocciofila, poi chiusa.
Virus particolarmente aggressivo L'estrema criticità della situazione è nei numeri inviati in Regione dall'Azienda Usl di Imola e dall'ordinario di Malattie infettive dell'Università di Bologna. A Medicina e Ganzanigo, comunica l'Ente, "erano presenti 54 casi accertati di coronavirus, 8 decessi, 22 ricoveri ospedalieri (5 dei quali in terapia intensiva in condizioni critiche) e 24 casi in isolamento fiduciario domiciliare, oltre a 102 soggetti posti in isolamento fiduciario domiciliare a seguito di contatti stretti di casi accertati". Nella nota si sottolinea poi come il fenotipo di malattia riscontrato nei pazienti sia contraddistinto "oltre che da una grave e rapida progressione, anche da un'elevata diffusibilità".
Il sindaco: "Ulteriore sforzo a testa alta" "E' ormai due settimane che stiamo combattendo insieme contro questo nemico così difficile", dice il sindaco Matteo Montanari. "Il numero dei contagi si sta contenendo e speriamo che nei prossimi giorni si possano vedere i risultati dei nostri sforzi". "Abbiamo capito come il tipo di virus che ha colpito Medicina sia particolarmente aggressivo e contagioso - prosegue - e ci tocca un ulteriore sforzo, a testa alta e senza paura. Mi tocca dirvi quello che un sindaco non vorrebbe mai dire ai propri cittadini". "Dobbiamo da un lato fare tutto quello che possiamo per evitare nuovi contagi dentro Medicina, e dobbiamo anche evitare che il virus possa espandersi dentro la città metropolitana di Bologna".
Bonaccini: "Scelta sofferta ma necessaria" "E' uno degli atti più sofferti che io abbia assunto da presidente della Regione ma le informazioni e le indicazioni che ho raccolto dai tecnici non mi hanno permesso altra scelta". Lo afferma Stefano Bonaccini, presidente dell'Emilia-Romagna, commentando l'ordinanza. "Da diversi giorni - spiega Bonaccini - il numero dei contagi e dei decessi a Medicina registra una crescita tale da richiedere un intervento drastico per arginare il contagio. Pur col cuore pesante, ritengo di aver agito per il bene comune, col supporto delle indicazioni mediche e scientifiche necessarie".