"Quando ero un ragazzo, il disastro di cui ci preoccupavamo era la guerra nucleare. Oggi la più grande catastrofe possibile non è più quella. Se qualcosa ucciderà 10 milioni di persone nelle prossime decadi, è più probabile che sia un virus molto contagioso e non una guerra. Non missili ma microbi". Queste parole, pronunciate da Bill Gates nel 2015 durante una conferenza, suonano oggi, in queste settimane di emergenza coronavirus, come una profezia.
"Il rischio più grande di una catastrofe globale somiglia a questo. Abbiamo investito cifre enormi in deterrenti nucleari, ma abbiamo investito pochissimo in un sistema per fermare un'epidemia. Non siamo pronti a bloccare la prossima epidemia", aggiungeva Gates.