L'APPELLO SUI SOCIAL

Coronavirus, Gessica Notaro: "Non disperatevi e state a casa"

La giovane, sfregiata con l'acido dall'ex compagno nel 2017, lancia il suo appello in un video su Facebook: "Questa quarantena non fa paura, andrà tutto bene"

© Da video

Sfregiata con l'acido dall'ex fidanzato, "nel 2017 ho passato due mesi della mia vita in una stanza sterile senza potere incontrare le persone se non da un vetro". Ora, "tutto sommato a me questa quarantena" legata all'emergenza coronavirus "non fa paura: non disperatevi, ci stanno semplicemente chiedendo di stare a casa al sicuro per tutelarci". A lanciare un appello affinché gli italiani restino in casa è Gessica Notaro, in un video su Facebook.

Ripensando alla sua degenza ospedaliera, osserva in un altro passaggio la giovane riminese, "nonostante fossi in una situazione in cui avrei potuto disperarmi tranquillamente, non l'ho fatto. Quindi perché farlo adesso? Non fatelo, non disperatevi, non ci stanno chiedendo chissà cosa. Stiamo in casa e andrà tutto bene".

"Tanto più rimarremo in casa adesso, tanto più avremo garanzie il prima possibile di poter tornare a fare la nostra vita normale: quindi keep calm e state a casa". Rivolgendosi a chi la segue su Facebook, Gessica Notaro spiega che "tutti mi stanno chiedendo come passo il mio tempo a casa. Mah, io non mi faccio tutti questi problemi: nel 2017 ho passato due mesi della mia vita chiusa in una stanza sterile senza potere incontrare le persone se non da un vetro o da un citofono e bardata dal mattino alla sera, con queste fasciature che quasi mi impedivano di respirare, bombardata di farmaci con la consapevolezza di dovere affrontare ogni settimana un intervento chirurgico della durata di 5-6 ore ciascuno, con la paura di noi riuscire a tornare a vedere con tutti i dolori che comporta l'acido".

Guardando ancora ai suoi trascorsi medici, al ricovero al Bufalini di Cesena, "io quella volta mi sono organizzata. Verso la fine della degenza in ospedale mi sono fatta portare tutte le foto che avevo ammucchiato nei cassetti, mi sono fatta comprare un album e ho iniziato a fare l'album con le foto della mia vita, poi mi sono fatta portare l'album da colorare come i bambini, mi sono fatta portare il mezzo punto, i ricamini, nonostante fossi in una situazione in cui avrei potuto disperarmi tranquillamente, non lo ho fatto. Quindi perché farlo adesso?".