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Coronavirus, Johnson: "Preparatevi a perdere i vostri cari" |  Il suo consigliere scientifico: “Il 60% si deve infettare per sviluppare l'immunità di gregge”

Oltremanica sembrano pronti ad adottare misure molto meno restrittive rispetto ad altri Paesi Ue, a cominciare dall'Italia, dove si sta facendo di tutto per limitare i contagi

Con il dilagare dell'emergenza coronavirus sono diversi i discorsi alle nazioni fatti nelle ultime ore dai rispettivi leader mondiali, costretti ad adottare misure eccezionali che costringono milioni di persone a settimane (o mesi) di estrema sofferenza per limitare i contagi. Ma non tutti i Paesi si stanno comportando allo stesso modo, a partire dalla Gran Bretagna, dove il primo ministro Boris Johnson ha dichiarato che i suoi concittadini devono essere pronti "a perdere i propri cari". Una frase shock, resa ancor più pesante da quanto sostenuto dal suo consigliere scientifico, sir Patrick Vallance, il quale ha dichiarato che “circa il 60% della popolazione del Regno Unito dovrebbe essere infettato dal coronavirus” per far sì che la società possa guadagnare "una immunità di gregge dai futuri focolai", dato che l’infezione potrebbe tornare “di anno in anno”. Tutto questo mentre nel resto d’Europa la situazione si aggrava di ora in ora.

Il piano previsto del governo inglese, quindi, sarebbe quello di provare ad adottare misure parziali e graduali affinché il picco dell’epidemia arrivi un po’ per volta, verso la stagione estiva calda, fino a toccare complessivamente il 60% della popolazione diluendo l’impatto sia sul sistema sanitario, azzoppato da anni di tagli, sia sull’economia in tempo di Brexit.

“Pensiamo che questo virus probabilmente si presenterà di anno in anno - ha dichiarato Patrick Vallance - diventando come un virus stagionale. Se la comunità ne diventerà immune, questa rappresenterà una parte importante del controllo a lungo termine. Circa il 60% è la percentuale necessaria a ottenere l’immunità di gregge” (che però solitamente si raggiunge attraverso la vaccinazione di massa, non le infezioni dirette).

Se si stesse parlando di una partita di poker, verrebbe da dire che la Gb ha deciso di fare "all in". Purtroppo, però, in palio c'è la salute (e la vita) di milioni e milioni di cittadini britannici, europei, mondiali. Ecco perché la teoria di Vallance spaventa, tanto quanto la leggerezza di Johnson che ha apertamente dichiarato al proprio popolo che "bisogna prepararsi a perdere in anticipo i propri cari".

Giovanni Rezza (ISS): "Assurdo puntare all’immunità di gregge" - "Non si può lasciar scorrazzare liberamente il virus, ci sarebbero gli ospedali pieni in poco tempo". Per il direttore del dipartimento di malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità, Giovanni Rezza, puntare all’immunità di gregge per arginare il coronavirus è "una cosa assurda". Il medico e docente italiano, intervenuto a Rai Radio2, ha criticato senza fare sconti quanto sembrano essere intenzionati a fare in Gran Bretagna. "Mi pare veramente ridicola l’affermazione dell’esperto del governo britannico sir Patrick Vallance. Io ero già critico verso gli altri Paesi europei per i ritardi con cui si stanno muovendo, questa ultima uscita mi pare veramente incredibile" ha dichiarato.

Il dottor Rezza ha anche aggiunge: "È chiaro, se lasciassimo il virus scorrazzare liberamente nel giro di sei mesi avremmo la metà della popolazione infettata e lasceremmo sul campo morti e feriti. Questo è un virus che corre molto velocemente, lo vediamo in Lombardia, una delle sanità più efficienti del mondo messa a dura prova. Anche se la letalità di questa infezione non è elevatissima, il fatto che possano verificarsi molti casi in poco tempo tende a sovraccaricare gli ospedali e i reparti ipercritici". Secondo il medico così facendo "si rischia di non garantire la migliore assistenza possibile a persone che hanno il coronavirus ma anche altre malattie".