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Coronavirus, il racconto di Cristian Bonatti: "La mia famiglia devastata, il tampone arriva tardi"

L'esperto informatico racconta la sua vicenda a "Quarto Grado": "A mio padre il tampone è stato fatto quando era troppo tardi, il personale sanitario è allo stremo"

Cristian Bonatti, esperto informatico, racconta la sua esperienza agghiacciante a "Quarto Grado". La sua famiglia è stata colpita profondamente dal coronavirus: "Tutto è iniziato perché mia sorella è un'infermiera professionale che si trovava al Pronto Soccorso di Codogno dove ha accolto il Paziente 1 - ha spiegato - poi è tornata a casa ed è stata insieme ai miei genitori per due giorni. Appena si è saputo della diffusione del virus le hanno fatto un tampone, risultato negativo. Dopo qualche giorno ha iniziato ad avere febbre alta e i primi sintomi".

Bonatti lamenta il ritardo nei controlli, a suo dire arrivati troppo tardi: "Nonostante questo non hanno voluto fare i tamponi ai miei genitori - spiega -, sapendo che erano stati a contatto con lei. Domenica 8 marzo, mio padre è deceduto da solo. Noi non potevamo essere lì, il tampone è arrivato tardi. Il risultato è arrivato solo il giorno dopo: il personale sanitario è allo stremo nonostante stia facendo un lavoro encomiabile".

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