Pensiero positivo

Coronavirus: io resto a casa ma senza cedere allo stress da isolamento

I consigli dell’Oms e degli specialisti per rendere meno pesante la clausura legata alla necessità di non diffondere i contagi

La necessità di non trasmettere l’infezione da coronavirus ci costringe a restare in casa, limitando al massimo i contatti con altre persone. Il protrarsi dell’isolamento, e soprattutto il fatto di non sapere quanto durerà, pesa in modo importante sul nostro stato d’animo: eppure, mai come in questi momenti, è importante mantenere i nervi saldi e adoperarsi in ogni modo per tenere alto il morale. Sappiamo bene, infatti, che gli stati di abbattimento e di depressione “pesano” anche sul sistema immunitario, esponendoci a maggiore rischio di malattie. Ecco allora i consigli dell’Organizzazione mondiale della Sanità per non cedere allo stress o addirittura al panico. 

LA PAURA È CONTAGIOSA QUANTO L’INFEZIONE - Di fronte a uno stato di allerta, il nostro cervello si attiva liberando alcuni ormoni dello stress, come adrenalina e dopamina. Questa reazione di difesa è opportuna perché ci spinge ad atteggiamenti difensivi tra cui, nel caso del Covid-19, ricordarci di starnutire nell’incavo del gomito e dedicarci con cura all’igiene delle mani". Quando però lo stato di ansia si fa generalizzato diventa nocivo e ci fa perdere il controllo delle nostre sensazioni ed emozioni. Per questo l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha diramato una serie di suggerimenti per favorire il pensiero positivo e per aginare il più possibile lo stress. 

SENTIRE SPESSO AL TELEFONO AMICI E PARENTI – Sentirsi tristi, preoccupati o spaventati in una situazione come questa è normale. Parlare con persone a cui siamo affezionati è un buon antidoto all’ansia, ci rassicura sulla loro salute e distrae la mente dai pensieri negativi.

INFORMARSI È GIUSTO, MA SENZA ECCESSI – Mantenersi al corrente dell’andamento dell’epidemia e delle misure che vengono adottate ormai quotidianamente è giusto e doveroso. L’importante è attingere a fonti sicure. Prestiamo ascolto alle comunicazioni delle istituzioni scientifiche, come l’ISS e l’OMS, e alle testate autorevoli, in grado di selezionare alla fonte i flussi di notizie e di metterci al riparo dalle fake news, dagli allarmismi generalizzati e dalle troppo facili speranze. Non consultare in modo ossessivo i social o i canali che presentano scenari catastrofici.

CERCHIAMO DI MANTENERE UNO STILE DI VITA SANO – Facciamo un po’ di ginnastica da camera, rispolveriamo le vecchie cyclette se ne abbiamo una in disuso, scarichiamo una app con programmi di allenamento. Facciamo giochi di movimento con i bambini, magari a suon di musica. Cerchiamo anche di non sfogare le nostre ansie sul cibo ed evitiamo di fumare. Conserviamo un numero adeguato di ore di sonno. 

PROTEGGIAMO I BAMBINI – Anche i piccoli possono essere colpiti dall’ansia, a cui si aggiunge la privazione della scuola e dei giochi con gli amichetti. I piccoli possono essere più agitati, inquieti ed insistenti nelle loro richieste: è indispensabile rassicurarli, coccolarli, ascoltarli, fornendo spiegazioni chiare con linguaggio adatto alla loro età. 

FACCIAMO MEMORIA DEL PASSATO – Anche se ci troviamo a vivere una situazione senza precedenti, cerchiamo di richiamare alla memoria le difese e gli accorgimenti che abbiamo adottato in passato nella nostra vita nei momenti di avversità: possono esserci utili ancora, come ricordare anche, anche quella volta, alla fine ce l’avevamo fatta. 

Ai consigli dell’OMS possiamo aggiungere alcune buone pratiche che in questi giorni vengono suggerite spesso dagli esperti: 

NON ASSALTIAMO IL SUPERMERCATO – Le merci non scarseggiano e siamo autorizzati a uscire di casa per fare la spesa tutte le volte che è necessario. Facciamo una spesa ragionata, che ci permetta qualche giorno di autonomia per non essere costretti a uscire troppo spesso di casa, ma senza sprechi.

LA CALMA INTERIORE – L’ansia eccessiva può generare stati di disagio anche fisico, come senso di costrizione nel respirare, tachicardia, mal di stomaco e nausea. Il passo per confonderli con sintomi da Covid19 è breve: per questo è importante imparare a dominare gli stati di troppa agitazione. La psicoterapeuta Monica Massa, specializzata in Psicoterapia e Supervisore EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing, Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari), consiglia di dedicare uno spazio alla meditazione e al rilassamento, concentrandosi solo sul proprio respiro e creando uno spazio di vuoto interiore. Chi non ha dimestichezza con le pratiche di meditazione può trovare tutorial guidati in Rete. 

CHE COSA FARE TUTTO IL GIORNO – Quando non siamo impegnati con il lavoro, cerchiamo di dedicare il tempo di clausura ad attività interessanti e costruttive: riscopriamo il piacere della lettura, cuciniamo insieme, giochiamo con i bambini, guardiamo un bel film divertente. Insomma, teniamoci occupati nel modo più sereno e piacevole possibile, senza farci troppe domande, affrontando le giornate una per volta. E se il silenzio innaturale che viene da fuori ci spaventa, mettiamo un po’ della nostra musica preferita.