Creare un videogioco, al giorno d'oggi, è un lavoro complesso e particolarmente impegnativo. Centinaia di persone devono lavorare a stretto contatto per assicurarsi che migliaia di piccoli pezzi, parte di uno stesso puzzle, combacino perfettamente per far sì che il risultato finale sia all'altezza delle sempre più elevate aspettative da parte dei giocatori.
Creare un videogioco di massa, di quelli che hanno un inizio ma non una fine, può essere ancora più difficile. Ne sa qualcosa Bungie, il team di Bellevue che di recente è stato costretto ad adottare lo smart working per far fronte alla pandemia del Covid-19 che ha colpito anche gli Stati Uniti e la contea di King, nello stato di Washington.
Centinaia di dipendenti della software house sono stati costretti a lavorare da casa in vista del lancio della Stagione dell'Intrepido di Destiny 2, il popolare sparatutto online che gli autori di Halo portano avanti dal 2017, dopo uno straordinario primo capitolo che ha dato inizio al nuovo franchise fantascientifico.
Tgcom24 e Mastergame hanno intervistato il creative lead Lars Bakken e la senior producer Wendy Wade, che ci hanno raccontato com'è nata l'idea di riportare nel contesto narrativo una figura come Rasputin, l'intelligenza artificiale a difesa della Terra già intravista nel primo Destiny e che ha avuto un ruolo nel DLC del sequel, La Mente Bellica.
Per l'occasione, la nuova stagione si focalizza sul personaggio di Ana Bray, cacciatrice protagonista del contenuto aggiuntivo, e sul comandante Zavala, la guida a difesa dell'Ultima Città sicura sul pianeta. "Una cosa interessante del modello stagionale è la possibilità per il team di focalizzarsi su determinati personaggi che non vedevamo da un po', oppure di eroi di cui si era sentito parlare a lungo, tipo Ana Bray in questa stagione o Saint-14 nella scorsa", commenta Wendy Wade. "In futuro, man mano che la storia si evolverà, ci sarà sicuramente modo di vedere altri personaggi ritornare sotto ai riflettori in modi inattesi".
Sul finire della scorsa stagione, abbiamo visto un furioso Osiride (lo stregone più potente mai esistito nel mondo di Destiny, stando alla mitologia della saga) rivolgersi alla Mente Bellica sul pianeta Marte, accusandolo di essere un traditore e di non aver fatto nulla per evitare che alcuni degli eroi più valorosi della città morissero in sua assenza.
Lo scontro tra Osiride e Rasptuin, secondo Bungie, è stata la miccia che ha messo in moto gli eventi della decima stagione. "Ci saranno molte interazioni con Rasputin nell'arco della Stagione", commenta Lars Bakken. "Osiride è stato giusto il catalizzatore per l'ingresso in scena della Mente Bellica". Già protagonista della Stagione dell'Alba e parzialmente legato agli eventi della precedente, Osiride si metterà da parte nella Stagione dell'Intrepido lasciando spazio ad altri protagonisti: "I personaggi con cui interagirete nel corso della Stagione sono Ana Bray, Zavala e Rasputin: Osiride ha dato il via agli eventi, ma nel resto della stagione ve la vedrete con quelli che catalogherei come i 'principali protagonisti' della Stagione dell'Intrepido".
Quella della Stagione 10 di Destiny 2 sarà dunque una storia che seguirà gli eventi messi in moto con il ritorno in scena di Saint-14, che sarà colui che gestirà le rinnovate Prove di Osiride, e farà un ulteriore passo in avanti nel raccontare gli eventi che Bungie ha ormai messo in moto con l'espansione I Rinnegati, lanciata nel settembre del 2017.
Da quando ha riottenuto la sua indipendenza, l'azienda ha deciso di cambiare strategia, focalizzandosi su un canovaccio più ampio nell'espansione autunnale (il cui numero di contenuti è generalmente paragonabile a quello di un nuovo gioco) per poi portare avanti la sceneggiatura nelle stagioni successive con storyline più contenute.
Ma come si crea una storia così frammentata in modo coerente ed efficace? "Abbiamo una roadmap ben definita che ci guida agli obiettivi che vorremmo raggiungere nella storia di Destiny e nel gioco in sé", commenta Wade. "Abbiamo unito questi elementi così da essere sicuri da portare avanti entrambi gli aspetti in un modo significativo di stagione in stagione".
È proprio il modello stagionale, al contrario dei tradizionali DLC, a garantire agli sviluppatori l'opportunità di aggiornare il gioco con maggiore costanza, di sperimentare nuove idee, ma anche di portare avanti la trama con missioni settimanali, eventi comunitari, rompicapo che coinvolgono migliaia di giocatori e tante altre iniziative. "Uno dei punti di forza di questo modello stagionale è proprio quello di offrirci l'opportunità di dare numerosi punti di interesse ai giocatori, nei quali possiamo raggiungere piccoli ma significativi progressi in modo incrementale", prosegue Wade.
"Volevamo essere sicuri di creare un mondo in continua evoluzione i giocatori potessero divertirsi in qualsiasi momento", prosegue Bakken. "Per noi è importante far sì che la storia continui e che gli eventi di una stagione si ricolleghino a quelli della successiva". Questo genere di approccio è di certo più impegnativo, perché richiede una mole di aggiornamenti più ampia rispetto al passato. Una sfida che ha costretto Bungie a cambiare modus operandi.
"Prima avevamo un solo e gigantesco team al lavoro su tutto, adesso invece abbiamo molteplici team al lavoro su cose diverse", prosegue il creative lead. "Io e Wendy lavoriamo a una parte dei contenuti dell'offerta stagionale, e condividiamo i rispettivi team per lavorare al meglio. Dunque la struttura del team è totalmente diversa adesso, rispetta a quella a cui eravamo abituati un tempo, e anzi credo che ci aiuti particolarmente a rafforzare il quantitativo e la tipologia di contenuti che stiamo realizzando in questo momento".
"Lavoro insieme a un gruppo di persone fantastiche, e c'è un altro team che ha una struttura simile", svela Bakken. "Io sono il creative lead del mio team, nell'altro team c'è un altro creative lead. Io sono il responsabile delle stagioni pari di Destiny 2, lui di quelle dispari, Siamo costantemente in contatto per analizzare cosa faremo in futuro: ciò ci permette di imparare l'uno dall'altro e continuare a rendere il gioco sempre migliore, ma ci assicura anche una certa libertà nel sperimentare nuovi approcci".
Nuovi approcci che si paleseranno nel corso della Stagione dell'Intrepido, iniziata da pochi giorni e presto impreziosita dal ritorno delle Prove di Osiride, che partiranno nel weekend e rappresenteranno il rituale settimanale per chi ama mettersi alla prova nel multiplayer competitivo. Bungie è pronta a stupire la sua community con tante sorprese che saranno svelate prossimamente, dopo l'ottima gestione delle attività nella Stagione dell'Alba, e sta preparando il terreno per qualcosa di grosso che arriverà nell'autunno. Le forze stanno entrando in gioco, l'Oscurità è ormai alle porte. Il futuro di Destiny 2 pare sempre più interessante.