Coronavirus, in viaggio da Napoli verso Zocca per vedere la casa di Vasco Rossi: denunciati
Cinque fan del rocker hanno violato le norme di contenimento del Covid-19. Ma non sono gli unici: i carabinieri hanno scoperto sale giochi aperte e bar non chiusi dopo le 18
Coronavirus, strade deserte a Milano: chiudono locali e negozi
In viaggio da Napoli e Bologna verso Zocca (Modena) per vedere la casa di Vasco Rossi, ma in violazione delle norme di contenimento del coronavirus. Cinque fan nel rocker, due ragazzi e tre ragazze, tra i 18 e i 23 anni, sono stati denunciati dai carabinieri per la violazione dell'articolo 650 del codice penale, avendo appunto non rispettato il divieto di spostarsi in auto se non per ragioni strettamente necessarie.
Quando si può usare l'auto L'automobile si può usare per "comprovate esigenze lavorative; situazioni di necessità; motivi di salute; rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza". La trasgressione prevede l'arresto fino a tre mesi e una denuncia per reati dolosi contro la salute pubblica.
Palermo, denunciati i titolari di una sala giochi Ma i fan di Vasco non sono gli unici ad essere stati beccati per violazione delle norme. A Palermo i carabinieri hanno denunciato tre persone a Monreale, titolari di una sala giochi (attività che devono restare chiuse, come previsto del Dpcm per contrastare il coronavirus), e un cliente che si trovava dentro.
Nuoro, bar aperto dopo le 18: pioggia di denunce Nonostante le rigide prescrizioni dettate dal decreto del presidente del Consiglio sulla chiusura dei bar alle 18, aveva tenuto le serrande alzate accogliendo i clienti. Un circolo ricreativo del Nuorese è stato chiuso dai carabinieri durante i controlli previsti per verificare il rispetto delle misure urgenti di contrasto e prevenzione della diffusione da virus Covid-19. I militari hanno scoperto che il locale alle 20 era ancora aperto: oltre al gestore sono stati denunciati anche il segretario del circolo e i clienti che si trovavano all'interno.
Genova, litiga con la fidanzata ed esce: denunciato "Ho litigato con la fidanzata e per non stare a casa sono uscito a fare un giro". Non è bastata però come giustificazione per spostarsi in auto a Genova e così per un uomo di 48 anni è scattata la denuncia per non aver rispettato le misure per fronteggiare l'emergenza coronavirus.
Sciacca, positivo va a fare la spesa: indagato per epidemia colposa - Nonostante fosse stato trovato positivo al coronavirus, faceva tranquillamente la spesa in un supermercato invece di rimanere in autoisolamento. L'uomo è stato indagato dalla locale procura che ha aperto una inchiesta per concorso colposo in epidemia e inosservanza delle normative disposte per far fronte all'emergenza coronavirus. L'inchiesta è nata dopo una denuncia. Il reato di epidemia colposa è punito fino a 12 anni.
Milano, viola le norme per vedere la fidanzata: denunciato - Passeggiava per Cornaredo, in provincia di Milano, con in mano una bevanda alcolica. Ai controlli dai carabinieri della stazione del paese, ha spiegato di essere partito da Vuittone, un altro comune, per incontrare la fidanzata. Una giustificazione non contemplata tra i motivi dall' art. 1 del Dpcm dell' 8 marzo 2020, relativo alle misure di contenimento e gestione dell'emergenza Covid -19. Il giovane, 18 anni è stato quindi denunciato.
Nel Milanese 25 denunciati in un giorno - Sono state 25 nella sola giornata di ieri le persone denunciate in provincia di Milano dai carabinieri per la violazione delle norme che regolano gli spostamenti in funzione di contenimento del coronavirus. Sono stati tutti denunciati in base all'articolo 650 del codice penale (inosservanza dei provvedimenti impartiti dell'autorità) in quanto le giustificazioni fornite per i loro spostamenti non erano tra quelle previste dal Dpcm dell' 8 marzo scorso.
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