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Coronavirus, Cina invia team medici esperti in Italia 

Intanto a Wuhan la vita riprende lentamente: autorizzata la ripresa di alcune attività

"Non vanificate il nostro sforzo, state a casa", l'appello social di Alessia, l'infermiera che mostra i lividi della mascherina

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"Fate la vostra parte, ve lo chiedo per favore". Alessia Bonari è una infermiera, lavora a Milano. Il suo post con l'appello a restare a casa per contenere il contagio da coronavirus è uno dei più condivisi nelle ultime ore. "In questo momento mi trovo ad affrontare questa emergenza sanitaria. Ho paura anche io, ma non di andare a fare la spesa, ho paura di andare a lavoro. Ho paura perché la mascherina potrebbe non aderire bene al viso, o potrei essermi toccata accidentalmente con i guanti sporchi, o magari le lenti non mi coprono nel tutto gli occhi e qualcosa potrebbe essere passato", scrive. E spiega: "Sono stanca fisicamente perché i dispositivi di protezione fanno male, il camice fa sudare e una volta vestita non posso più andare in bagno o bere per sei ore. Sono stanca psicologicamente, e come me lo sono tutti i miei colleghi che da settimane si trovano nella mia stessa condizione, ma questo non ci impedirà di svolgere il nostro lavoro come abbiamo sempre fatto. Continuerò a curare e prendermi cura dei miei pazienti, perché sono fiera e innamorata del mio lavoro". Quindi l'appello: "Quello che chiedo a chiunque stia leggendo questo post è di non vanificare lo sforzo che stiamo facendo, di essere altruisti, di stare in casa e così proteggere chi è più fragile. Noi giovani non siamo immuni al coronavirus, anche noi ci possiamo ammalare, o peggio ancora possiamo far ammalare. Non mi posso permettere il lusso di tornarmene a casa mia in quarantena, devo andare a lavoro e fare la mia parte. Voi fate la vostra, ve lo chiedo per favore".

Un team di cinque medici esperti cinesi sarà inviato in Italia con un membro della Croce rossa di Pechino e uno specialista del Chinese Center for Disease Control and Prevention: porteranno "le loro competenze" e forniture per aiutare l'Italia contro l'epidemia del coronavirus. Martedì, in una telefonata con Luigi Di Maio, il ministro degli Esteri Wang Yi aveva detto che "la Cina è pronta a mandare personale medico per aiutare l'Italia".

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Wuhan: alcune attività potranno ripartire - Le attività "di grande significato per la produzione della catena industriale nazionale e globale" di Wuhan, il focolaio dell'epidemia di coronavirus in Cina, potranno ripartire dopo che saranno state attuate le misure di prevenzione e rilasciate le relative autorizzazioni. Lo ha annunciato il governo dell'Hubei, di cui Wuhan è il capoluogo, in un avviso secondo cui le attività "non coinvolte nei settori essenziali come utility e produzione agricola", non potranno ripartire almeno fino al 21 marzo". 

Coronavirus, allestita la tenda per il triage dei detenuti a San Vittore

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In Cina 80.778 casi confermati contagio; 3.158 i morti - Il numero di casi confermati di contagio da nuovo coronavirus (covid-19) nella Cina continentale ha sfondato quota 80.770 e il numero delle vittime ha superato 3.150, con oltre 61mila persone dimesse dagli ospedali. Lo ha annunciato il comitato della salute pubblica del Paese.
"Il comitato della salute pubblica del Paese ha ricevuto da 31 province informazioni su 80.778 casi confermati di contagio con il nuovo tipo di coronavirus, tra cui 16.145 persone attualmente malate (4.492 in gravi condizioni), 61.475 persone dimesse dagli ospedali, 3.158 decessi", ha informato il comitato. Ieri il bilancio confermato era di 80.754 casi con 3.136 morti.

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