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Death Stranding: cosplayer cinese crea una tuta per proteggere suo figlio dal Coronavirus

L'uomo ha creato una tuta simile a quella utilizzata dei personaggi nel gioco di Kojima, dotata di un bizzarro contenitore che pretende di proteggere il neonato dall'infezione dilagante

IGN

Anche il Coronavirus ha il suo cosplayer. O meglio, l'uomo in questione vive a Shangai, in Cina e il suo nome d'arte è The_Bai_Ying. La sua ultima prodezza consiste in una fedele riproduzione della tuta dei personaggi di Death Stranding, l'ultima fatica di Hideo Kojima, di cui ha pubblicato un video tramite l'app social Tik Tok, il cui dettaglio più bizzarro ricade sul baby pod, il noto contenitore del videogame che ospita davvero suo figlio neonato.

Ma le manie bizzarre non finiscono qui: stando alle parole del cosplayer, il dispositivo è stato munito di uno speciale filtro dell'aria che gli permetterebbe di portare in giro il bambino senza incorrere nel rischio di contrarre il Coronavirus.

The_Bai_Ying afferma che spera di usare la tuta per portare suo figlio all'ospedale se dovesse presentarsi la necessità, anche se è possibile che il video che lo ritrae all'esterno e in pubblico con il bimbo in grembo potrebbe essere tutta una montatura.

IGN

Mentre la tuta è decisamente ispirata al BB pod di Death Stranding, riporta anche un altro riferimento a un franchise famoso: il logo che compare sul petto del cosplayer è infatti quello della Umbrella Corporation di Resident Evil, chiaro riferimento al Coronavirus.

Che si tratti di una situazione fittizia o meno, non raccomandiamo a nessuno di tentare di creare una tuta simile per trasportare il proprio bambino. Chi vuole davvero prevenire il Coronavirus deve restare a casa, come raccomandato.

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