Tempi durissimi in Cina. Lasciando da parte il disastro biologico causato dal Coronavirus, i giovani giocatori cinesi dovranno trovare altri modi per impiegare il proprio tempo domestico, visto che le leggi sul coprifuoco varate dal governo lo scorso novembre sembrano essersi già messe all'opera. Prima "vittima" del sistema è il gioco di Epic Games Fortnite, per cui la divisione cinese ha disposto una riduzione al 50% dei progressi dopo 3 ore di gioco e la totale disconnessione a fronte di 5 ore consecutive.
Con il lancio dell'ultimo aggiornamento, molti data miners si sono messi all'opera per scovare dettagli interessanti. Proprio uno di questi si è imbattuto nella stringa di codice riportante la dicitura "TencentPlayTimeLimit", che indica che questo avviso è probabilmente relativo al solo mercato cinese, dato che Tencent è il publisher di Fortnite in Cina in collaborazione con Epic Games.
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Secondo il portale Dexerto, l'utente FireMonkey ha pubblicato sulla sua pagina Twitter un messaggio dove si spiegava il contenuto di tale avviso: "Sei stato online per tre ore consecutive. D'ora in poi i guadagni nel gioco saranno ridotti del 50% e i progressi della sfida sono stati disabilitati. Per la tua salute, per favore disconnettiti e riposati. Fai un appropriato esercizio fisico".
Ma c'è di più. Se i giocatori ignorano il primo avviso ricevuto, quest'ultimo sarà seguito da un altro messaggio che dice "Se non ti disconnetti, la tua salute sarà compromessa. I tuoi guadagni nel gioco sono già ridotti a zero e i progressi della sfida sono stati disabilitati. Il gioco smetterà di funzionare fino a quando il tempo cumulativo offline non avrà raggiunto le cinque ore."
Sebbene questi avvertimenti possano sembrare estremi, non sarebbe la prima volta che il governo cinese prende una posizione così aspra nei confronti dei giochi online, così come stabilito dalle leggi sul coprifuoco delineate alla fine dello scorso anno, per limitare la dipendenza da videogioco nei minori di 18 anni, primo target di giochi come Fortnite per l'appunto. In realtà, tali avvisi non costituiscono ancora un divieto, ma la riduzione dei guadagni e lo disconnessione del sistema potrebbero rivelarsi un valido deterrente per coloro che vogliono fare progressi nel gioco.
Naturalmente, i giocatori potrebbero semplicemente chiudere lo sparatutto di Epic Games per passare a un altro gioco che non contiene tali limitazioni. Resta dunque da vedere se questi diventeranno parte integrante di tutti i titoli venduti in Cina e se entreranno effettivamente in vigore. Cosa che, considerando la posizione della governo cinese sulla dipendenza da gaming, non sarebbe affatto scontata.