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Coronavirus, primi 7 casi a Betlemme: Abu Mazen proclama lo stato d'emergenza in Cisgiordania

Imposto il blocco cautelativo della città: nessuno può entrare o uscire, tranne in casi di estrema necessità

Ansa

Il presidente palestinese Abu Mazen ha proclamato lo stato di emergenza in Cisgiordania , dopo che giovedì a Betlemme sono stati individuati 7 casi di coronavirus. Il ministro israeliano della difesa Naftali Bennett ha imposto, "d'intesa con l'Autorità palestinese", il blocco cautelativo della città di Betlemme: nessuno al momento può entrare o uscire, tranne in casi di estrema necessità.

In Cisgiordania, scuole, località turistiche e luoghi di culto sono stati chiusi. Ai palestinesi è stato chiesto di ridurre gli spostamenti fra le città.

Il coronavirus a Betlemme Nella giornata di giovedì a Betlemme era stata chiusa la Basilica della Natività dopo l'annuncio del ministro della Sanità palestinese, Mai Kaileh, dei primi sette casi di coronavirus. In una conferenza stampa il ministro ha spiegato che 20 dipendenti dell'albergo locale ,dove una comitiva di turisti greci ha soggiornato nei giorni 23-27 febbraio, sono stati sottoposti ad esami e sette di loro sono risultati positivi. Di conseguenza sono stati posti in isolamento.

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