Coronavirus, il racconto di Niccolò: “Spero di tornare a Wuhan per conoscere chi mi ha aiutato”
A “Mattino Cinque” l’intervista esclusiva al 17enne, bloccato prima in Cina per la febbre e poi allo Spallanzani di Roma per la quarantena
Prima il soggiorno forzato nella città cinese focolaio del coronavirus, poi l’isolamento per 14 giorni allo Spallanzani di Roma e, infine, il ritorno a casa. “Sono arrivato il 19 gennaio a Wuhan e il 20 hanno chiuso la città e tutta la provincia", spiega a “Mattino Cinque” Niccolò, il 17enne friulano, che si è visto annullare per due volte il rientro dalla Cina a causa della febbre.
“Mi sono trovato nel posto sbagliato, al momento sbagliato”, aggiunge il ragazzo che poi ringrazia chi lo ha aiutato nella città cinese. “Mister Tian, in particolare, è stato il mio angelo custode per due settimane”, spiega Niccolò che esprime il desiderio di ritornare in futuro a Wuhan per conoscere chi gli ha fornito assistenza telefonica, ma che non ha mai visto dal vivo.
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