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Donnavventura a Nagoya: bellezza e poesia del Giappone

Le inviate ci raccontano un angolo incantevole di questo affascinante Paese

Nagoya si trova tra Kyoto e Tokyo ed è la quarta città del Giappone ed il capoluogo della prefettura di Aichi. Uno dei simboli di questa città è il suo castello. Costruito nel 1612 come castello residenza di Tokugawa Yoshinao, figlio di Tokugawa Ieyasu, il maniero andò distrutto durante la seconda guerra mondiale; fu ricostruito fedelmente nel 1959, utilizzando materiali moderni e attualmente esiste un progetto, che verrà presto attuato, di ricostruzione totale dell’edificio.

Il castello presenta due torrioni collegati, di cui uno principale formato da  5 strati e uno minore; è famoso per il tetto verde e le statue dorate degli "Shachihoko" su di esso, ed è il simbolo della città di Nagoya. 
Man mano che ci si avvicina agli ambienti abitati dalla famiglia, si trovano rappresentazioni di animali augurali, e i decori dei dipinti sono più delicati ed eterei; mentre quelli esposti nelle stanze dove venivano fatti attendere gli ospiti, avevano lo scopo di impressionare i visitatori. Ecco perché raffiguravano tigri e leopardi che rappresentavano la forza della famiglia. 

Nei pressi del castello, un gruppo di attori interpreta i più famosi samurai del passato. I samurai appartenevano ad una nobile casta guerriera al servizio dei signori feudali, ai quali erano legati da un giuramento di fedeltà assoluta che onoravano fino alla morte. Di tutt’altra natura erano i ninja, noti per l’arte di rendersi invisibili; spie mercenari, abili nelle arti marziali, uso di armi leggere e tecniche di fuga. 

Donnavventura e il Giappone: in visita a Nagoya

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Incanti e meraviglie segrete di un lembo affascinante del Paese del Sol Levante

A Nagoya, in un prestigioso atelier, i tessuti preziosi e le stampe tradizionali danno vita a speciali kimono. Uno diverso dall’altro per colori e disegni. 
La fase di vestizione è complessa, ma il risultato è più che affascinante! Anche l’acconciatura è fondamentale, in quanto l’uso del kimono è riservato ad occasioni particolari e ufficiali; ecco perché è importante essere curati in ogni minimo dettaglio. Il kimono è un abito molto complesso, basti pensare che si compone di almeno dodici parti diverse da sovrapporre, unire e stratificare. 

A Nagoya vi è anche un meraviglioso giardino: quello di Shirotori; in stile giapponese, con un sentiero che corre lungo le rive di ruscelli e stagni, immersi nel verde e rosso acceso delle foglie degli aceri. Il giardino riproduce idealmente il paesaggio creato dal monte Ontake, che si trova a nord di Nagoya, ed è il secondo vulcano più alto del Giappone, considerato una vetta sacra. L’acqua che scorre in questo incantevole giardino rappresenta l’acqua del fiume Kiso, che ha origine dal monte ed è popolato dalle carpe koi, apprezzate per il loro colore ma anche simbolo di perseveranza. Nel bel mezzo di questo giardino si trova un cottage dove apprendere le tradizionali arti giapponesi.

Situato proprio nel centro di Nagoya, vi è il tempio buddista Osu Kannon, dedicato alla divinità della misericordia e della salvezza, il cui simbolo è il fiore di susino. Al suo ingresso si trova il bacino, dove brucia l’incenso, e si usa portarsi i vapori al volto per purificarsi prima di accedere all’altare della divinità, dove si trovano offerte e si fanno preghiere. 
Nagoya è quindi una piccola perla del Giappone da non lasciarsi sfuggire se si vuole entrare nel vivo della cultura di questo popolo.

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