Un mazzo di rose rosse per chiedere scusa alla conduttrice di "Live - Non è la d'Urso". Vittorio Sgarbi ritorna in studio dopo l'acceso litigio, avvenuto durante la puntata del 23 febbraio del serale di Canale 5. "È stato un grande equivoco, mi dispiace. Mi dispiace di averti turbato", ha dichiarato il critico d'arte rivolgendosi alla padrona di casa.
I due avevano iniziato a discutere a seguito di alcune dichiarazioni di Sgarbi su una concorrente del reality "La Pupa e il Secchione e Viceversa". Una conversazione degenerata fino a quando la conduttrice non ha invitato il critico d'arte a chiedere scusa per le offese e ad abbandonare lo studio.
"L’unico argomento oltre al Coronavirus eravamo io e te", ha ironizzato Sgarbi che ha aggiunto: "Credo che la cosa più sbagliata che potevo fare era andarmene". Il critico d'arte è poi tornato sul concetto di raccomandazione: "Non è legata per forza a un evento negativo", ha spiegato l'opinionista.
La padrona di casa ha accetto le scuse del suo ospite, ma ha specificato: "Accetto le rose, ma per me la parola raccomandata ha un significato ben preciso. Ho vissuto la mia vita combattendo questo concetto e lottando per la meritocrazia". "A me questa parola ferisce - ha continuato la conduttrice che ha poi concluso - hai reagito in maniera molto violenta nei confronti di una donna. Un uomo colto deve essere sempre gentile".