in rosso per il terzo giorno consecutivo

Emergenza coronavirus, ancora un pesante tonfo per Piazza Affari | Le Borse europee bruciano 310 miliardi

Rosso per il terzo giorno consecutivo per la Borsa di Milano (-3,58%). Intanto è stato varato il decreto con le misure anti-crisi

Chiusura in rosso per Piazza Affari. L'indice Ftse Mib ha registrato un calo del 3,58% dopo aver sfiorato un ribasso di cinque punti percentuali, l'Ftse All Share ha perso lo 3,47%. Anche le Borse europee, in un clima molto nervoso per il contagio del coronavirus, si sono mosse sugli stessi livelli: Londra -3,1%, Parigi -3,3%, Francoforte -3,8%. 

Spread Btp-Bund a 171 punti Chiude in rialzo a 171 punti lo spread tra Btp e Bund, con il rendimento del decennale italiano all'1,01%. Il differenziale era schizzato in area 180 punti. Si scalda anche il rendimento del bond decennale italiano sul mercato secondario che viaggia intorno all'1,11%.

Le Borse europee bruciano 310 miliardi Il venerdì nerissimo sui mercati azionari europei ha causato un calo dell'indice Euro stoxx 600, che raggruppa i principali titoli quotati sulle Borse del vecchio continente, del 3,5%, che si traduce in 310 miliardi di euro di capitalizzazione persi in un'unica giornata. La sola Piazza Affari ha bruciato oltre 21 miliardi.

Male anche Wall Street Chiusura in calo anche per Wall Street che, sotto i colpi del coronavirus, archivia la peggiore settimana dai tempi della crisi finanziaria del 2008. Il Dow Jones ha perso l'1,39% a 25.409,76 punti e l'indice S&P500 lo 0,83% a 2.954,10 punti. Sprint finale del Nasdaq che chiude leggermente in rialzo dello 0,01% a 8.567,37 punti.

Il decreto con le misure anti-crisi Intanto è stato varato il decreto economico per fronteggiare l'emergenza coronavirus. Tra le misure ci sono la sospensione per 6 mesi delle bollette di luce, gas, acqua, rifiuti e lo stop alle rate di assicurazioni fino al 31 luglio. Il decreto sospende anche i pagamenti dei diritti camerali per le imprese, e stabilisce un acceso al Fondo di garanzia per le pmi gratuito, con priorità e con il massimo delle garanzie consentite. Inoltre prevede una stretta sull'aumento scorretto dei prezzi.