"Purtroppo questa notte è scoppiata un'altra emergenza a Lodi. Nel pomeriggio di ieri c'è stato un affollamento di ricoveri: 51 gravi di cui 17 in terapia intensiva". Lo ha detto il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, aggiungendo che "Lodi non ha un numero sufficiente di camere di Terapia intensiva per cui sono stati trasferiti in altre Terapie intensive della Regione".
"Se il virus si diffonde ospedali in tilt" "Dalle prime evidenze ogni soggetto positivo trasmette il Covid-19 ad altre due persone. Se la diffusione si estende, gli ospedali andranno in grave crisi non solo per i ricoveri da coronavirus, ma per tutti i pazienti", ha proseguito Fontana, spiegando che "i posti disponibili sono limitati" in Terapia intensiva.
"Diffusione circoscritta" "In base ai casi accertati la diffusione del virus è ancora circoscritta e l'incidenza è alta in alcune aree pari a circa al 4% della popolazione regionale. Il Covid-19 per il 90% dei pazienti è facilmente risolvibile, ma nel restante 10% dei casi, soprattutto se anziani o con un quadro clinico compromesso, richiede il passaggio in Terapia intensiva".
I problemi delle zone rosse Il governatore lombardo ha poi sottolineato che "nelle zone ad alta incidenza gli ospedali (Codogno, Lodi, Cremona, Alzano) hanno dovuto affrontare situazioni emergenziali sia per l'elevato numero di casi, sia perché l'11% delle positività riguarda operatori sanitari. Fino ad oggi il resto della rete ospedaliera è ancora in grado di dare risposta".
"Il problema delle mascherine non è ancora risolto" Quello della carenza di mascherine "è problema che a oggi non è ancora risolto", ha poi ribadito Attilio Fontana. "Nel momento in cui è emerso ho chiesto la fornitura di mascherine per dotare medici e infermieri, ma non siamo riusciti ancora ad entrare in possesso dei dispositivi di cui abbiamo bisogno. Forse abbiamo trovato un fornitore svizzero".