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Daniel Craig: "Non mi hanno permesso di guidare la mia Aston Martin perché era troppo pericoloso..."

L'attore lo ha confessato a Top Gear Magazine

Al volante della iconica Aston Martin DB5 ma solo nelle scene... tranquille. Daniel Craig ha svelato a Top Gear Magazine che, con suo rammarico, durante le riprese di "No Time to Die",  l'ultimo (in ordine cronologico) capitolo della saga legata all'agente 007 James Bond in uscita il prossimo aprile in Italia, non gli è stato permesso di guidare la sua sciccosa macchina e recitare allo stesso tempo, in tutte le scene di inseguimento ad alta velocità: troppo pericoloso. A farlo per lui il suo stuntdriver Mark Higgins.
 

Daniel Craig: "Non mi hanno permesso di guidare la mia Aston Martin: troppo pericoloso"

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Daniel Craig sul set di 'Bond 25' a Londra
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Il principe Carlo con Daniel Craig e una delle Aston Martin
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Una delle leggendarie Aston Martin usate nei film di James Bond in mostra a Washington

Craig, che già non era in perfette condizioni fisiche a causa della frattura alla caviglia avvenuta durante alcune riprese in Giamaica, avrebbe invece girato le scene più tranquille del film alla guida dell'auto, a Matera. "Mi è stato concesso di guidare la DB5 a Matera [in Italia], il che è stato grandioso!", ha detto l'attore. Al magazine Esquire pochi giorni fa Mark Higgins ha anche sottolineato come in molti di questi film d'azione, come 007, ci si stia allontanando sempre più dalla computer graphic per rendere le scene sempre più realistiche... ma anche più pericolose. 

"Mark ha parlato in precedenza delle scene d'azione e ha detto che mentre il film utilizza i doppi acrobatici, tutto" fatto è reale ". "Penso che molti di questi film si stiano allontanando dalla CGI e provino a renderlo il più reale possibile", ha detto a Esquire.

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