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Coronavirus: il simulatore di pandemia bandito dalla Cina

Il videogioco che aveva registrato un'impennata di donwload sul territorio cinese all'esplodere dell'epidemia, è stato rimosso dalla Cyberspace Administration nazionale per contenuti illegali

IGN

L'epidemia Coronavirus non esita a fermarsi e con essa le psicosi legate a questo insidioso virus di cui ancora si conosce realmente poco. All'estendersi di focolai in tutto il mondo, la paura della popolazione mondiale sale, insieme alle misure di contenimento attuate dai governi. A fronte di questi provvedimenti, in Cina la Cyberspace Adiministration ha deciso di rimuovere il simulatore di pandemia Plague Inc. dall'App Store per contenuti illegali.

"Siamo appena stati informati che Plague Inc." include contenuti illegali in Cina, come stabilito dalla Cyberspace Administration of China "ed è stato rimosso dall'App Store cinese", hanno dichiarato gli sviluppatori di Ndemic Creations in una nota sul suo sito web ufficiale. "Questa situazione è completamente fuori dal nostro controllo."

Il simulatore che era nato nel 2012, aveva registrato infatti un picco di download all'esplodere del Coronavirus, proprio perché i giocatori cinesi lo avevano visto come un modo per esorcizzare il rischio pandemia globale che sembrava essere ormai annunciato.

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Secondo un rapporto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, all'inizio di questa settimana il virus ha infettato oltre 79mila persone in tutto il mondo con più di 77mila di quei casi verificatisi solo in Cina. Non è chiaro se l'improvvisa rimozione del gioco sia  connessa ai tentativi del governo cinese di gestire la percezione pubblica dell'epidemia da COVID-19 o ai problemi relativi alle nuove leggi sulle licenze dei videogiochi che sono entrate in vigore dopo che Plague Inc. è stato pubblicato.

Il team ha in ogni caso affermato di aver "appositamente progettato il gioco in modo che sia realistico e informativo, senza sensazionalizzare seri problemi del mondo reale". Tuttavia gli sviluppatori hanno tenuto a precisare ai giocatori come si tratti di un videogioco e non di un modello scientifico, mentre l'attuale epidemia di Coronavirus sia "una situazione molto reale che sta colpendo un numero enorme di persone. Raccomandiamo sempre ai giocatori di ottenere le loro informazioni direttamente dalle autorità sanitarie locali e globali."

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