LA STORIA

Coronavirus, nella zona rossa la quarantena col pancione | Il marito della donna: "Stiamo bene e siamo tranquilli"

A Tgcom24 parla il futuro papà: "Preoccupazione no. Certo, se mia moglie avesse dovuto partorire adesso sarebbe stato un problema..."

Sono tante le storie che arrivano dalla zona rossa. Tra queste anche quella di Carmen, una quasi mamma di Somaglia, nel Lodigiano, costretta, per ora, a vivere la gravidanza in quarantena. A parlare a Tgcom24 è Diego, marito della donna e futuro papà di Angelo: “Il termine della gravidanza è previsto per l'11 aprile. Noi questa emergenza del coronavirus la stiamo vivendo tranquilli. Non siamo preoccupati. Certo, se mia moglie avesse dovuto partorire adesso sarebbe stato un problema, perché comunque per muoverci avremmo avuto difficoltà vivendo nella zona rossa. Fortunatamente per ora stiamo bene e speriamo vada tutto per il meglio”.

La coppia aspetta un maschietto, che prenderà il nome del papà di Diego, scomparso quando lui aveva 4 anni. L'uomo prende tutte le precauzioni necessarie in questa situazione di emergenza affinché la gravidanza possa procedere al meglio. “Esco solo io - ovviamente con la mascherina - nel caso ci fosse bisogno di fare la spesa o prendere qualcosa in farmacia, però mia moglie sta in casa, non si muove – racconta Diego – L'ultima volta che sono andato al supermercato, ho fatto una mezz'oretta di fila fuori e un'ora dentro per pagare, le persone avevano i carrelli stracolmi, poi ho visto macchine piene di scatoloni con dentro generi alimentari di tutti i tipi. Non penso sia il caso di fare compere alla grande, non siamo in guerra”.

Intanto, la gravidanza di Carmen procede bene: “Mia moglie è tranquilla, non ha paura per la gravidanza. Adesso fortunatamente le visite le ha dopo il 15 marzo. Spero finisca l'emergenza per quella data”.

La quarantena di Carmen e Diego trascorre abbastanza serenamente: “Stiamo in casa, si potrebbe anche uscire magari a piedi per il paese, però io per sicurezza evito. Esco solo in macchina per comprare il necessario, poi nel pomeriggio giochiamo a carte. Speriamo si risolva tutto presto”, conclude Diego.