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Truffe e psicosi ai tempi del coronavirus

Truffatori che si fingono operatori sanitari. Nel Senese un autista parla con il proprio medico: panico sul bus

La paura gioca brutti scherzi. E in tempi di coronavirus, non mancano episodi di isteria collettiva, assolutamente non giustificata, ma che, a volte, sfociano in vere e proprio aggressioni ai danni degli altri. Ecco una piccola raccolta delle psicosi di questi giorni.

Nel Senese autista parla con medico: panico sul bus L'autista ha parlato al telefono con il suo medico di famiglia del coronavirus e sull'autobus è scattato il panico, con i passeggeri che hanno richiesto l'intervento dei carabinieri. E' successo a Bettolle, nel comune di Sinalunga (Siena), in località Bisciano. La centrale operativa ha ricevuto una richiesta da diversi passeggeri di un autobus di linea preoccupati perché avevano ascoltato il conducente parlare al telefono con il medico manifestando il timore di aver contratto il coronavirus. Sul posto sono intervenuti i carabinieri. Dagli accertamenti è emerso che l'autista aveva solo comunicato al medico di aver già effettuato il test con esito negativo al coronavirus poiché, per lavoro, aveva fatto viaggi dalla Lombardia alla Toscana.

Bologna, anziana derubata con la scusa di "disinfettare i soldi" "Signora, dobbiamo disinfettare tutte le banconote in circolazione per l'emergenza coronavirus". Con questo espediente una pensionata bolognese di 81 anni è stata raggirata e derubata di 500 euro in via Rimesse, periferia di Bologna. A casa sua si è presentata una donna che, spacciandosi per una non meglio precisata funzionaria pubblica, le ha fatto credere di dover sanificare le banconote. Ottenuto dalla anziana il denaro che aveva, si è allontanata in tutta fretta. La vittima ha denunciato il fatto alla polizia.

Torino, truffa del tampone: badante sventa raggiro A Torino, nel quartiere San Salvario, tre persone hanno cercato di raggirare un anziano presentandosi come infermieri in servizio per l'emergenza coronavirus. I truffatori, vestiti in giacca e cravatta e con in mano una valigetta, hanno suonato al campanello dell'appartamento dell'anziano sul pianerottolo di casa sua al quinto piano di un palazzo in via Saluzzo dicendo che dovevano eseguire tamponi a campione per verificare se ci fossero o meno persone affette dal virus. Ha risposto la badante che non ha aperto la porta e ha chiamato i carabinieri.

Milano, presi a schiaffi perché rifiutano drink offerto Si sono rifiutati di bere dalla stessa bottiglia di vodka offerta da due sconosciuti in pieno centro a Milano e sono stati presi a schiaffi perché accusati di aver timore del coronavirus. E' la disavventura di una coppia di 20enni aggrediti in largo La Foppa, a Milano, da una bulgara di 47 anni e un italiano di 41. I giovani fidanzati hanno raccontato alla polizia di essere stati avvicinati dagli sconosciuti che gli hanno allungato la bottiglia di alcol da cui avevano appena bevuto. Quando si sono rifiutati, sono stati offesi perché temevano il contagio e poi anche schiaffeggiati.

Arezzo, furto di mascherine a pronto soccorso Furto di mascherine al pronto soccorso di Arezzo, il secondo nel giro di pochi giorni. Questa volta hanno portato via dalla radiologia due scatole contenenti le mascherine per la protezione del viso. Il primario del reparto ha fatto denuncia.

Aggredito al supermarket: "Sono filippino, non cinese" Altro episodio inquietante in un supermercato. Qui il video

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