Usa 2020, netta vittoria di Sanders alle primarie in Nevada
La sua affermazione alimenta le preoccupazioni e le divisione nel partito, che teme che sia troppo estremo per sconfiggere Trump. Sanders
Netta vittoria di Bernie Sanders ai caucus in Nevada, dove rafforza la propria posizione di candidato favorito all'investitura democratica per la sfida a Donald Trump alle presidenziali di novembre. A Sanders vanno il 47% dei consensi, seguito da Joe Biden con il 19%, da Pete Buttigieg con il 15,4%. La sua vittoria alimenta le preoccupazioni nel partito, che teme che sia troppo estremo per sconfiggere Trump.
In uno Stato in cui il 29% della popolazione è composta da latini, il 10% da neri e il 9% da asiatici, Sanders è riuscito a rafforzare la propria volata, mentre, come da previsioni e soprattutto speranze, Biden ha recuperato posizioni rispetto ai deludenti appuntamenti precedenti delle primarie in Iowa e New Hampshire. "In Nevada abbiamo appena creato una coalizione multigenerazionale e multirazziale", ha commentato Sanders. "Stiamo unendo il nostro popolo: bianchi e neri, ispanoamericani, nativi americani, asiatici americani, gay e etero", ha rimarcato in senatore.
Il prossimo appuntamento è il 28 febbraio in South Carolina, dove Biden è in testa anche se Bernie sta accorciando le distanze. Poi il 3 marzo, con il Super Tuesday, arriva il grande test, quello in grado di chiarire in via definitiva la corsa dei democratici alla Casa Bianca. Un test non solo per chi è già in gara e potrebbe essere costretto a lasciare ma anche e soprattutto per l'esordiente Michael Bloomberg, l'unico che appare in grado di riaprire i giochi e che si gioca tutto o quasi in una sola giornata.
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