Un lavoratore gravemente malato della Parker di Gessate, nel Milanese, rischiava di rimanere senza reddito e senza assegno di disoccupazione. L'uomo, 66 anni, aveva superato il limite di 18 mesi di malattia e rischiava di veder svanire il traguardo della pensione fissato al gennaio prossimo. Ma ci hanno pensato i colleghi che, con un'iniziativa sindacale, gli hanno regalato le ore di lavoro necessarie.
Le ore per arrivare alla pensione - Alla Parker, dove si producono elettrovalvole, lavorano circa 200 operai che hanno deciso di unirsi e mostrare, nei fatti, la loro solidarietà a Domenico, il collega malato. Tramite un "accordo sindacale", infatti, hanno trovato il modo di regalargli le ore sufficienti per "accompagnarlo" alla pensione.
Domenico non poteva rientrare al lavoro - Diversi mesi fa è diventato chiaro a tutti che Domenico non sarebbe potuto rientrare in fabbrica a causa delle pesanti cure a cui si doveva sottoporre. Ed era chiaro anche che non poteva contare sulla Naspi, la disoccupazione, perché la legge prevede che vi siano stati almeno 30 giorni di lavoro nel corso dell'anno.
La Banca delle ore solidale - Così i rappresentati sindacali, con l'aiuto dell'azienda che si è dimostrata sensibile sull'argomento, si sono riuniti e hanno avuto l'idea di ricorrere alla Bos, la Banca delle ore solidale, prevista dal nuovo contratto dei metalmeccanici. Si tratta di uno strumento che permette, attraverso un accordo sindacale, di donare tempo tra i colleghi.
Le donazioni di 150 colleghi - In questo modo circa 150 lavoratori hanno donato una parte dei propri permessi retribuiti: qualcuno ha donato 4 ore, qualcuno 10, altri 16 o 20. Fino ad accumulare un tesoretto di 260 giorni, necessari a Domenico per arrivare a dicembre 2020 e poter percepire la pensione.
L'applauso dei sindacati - Un'iniziativa che è stata applaudita da Fiom Cgil e Fim Cisl che in una nota congiunta hanno esaltato lo spirito collaborativo tra colleghi: "Hanno restituito senso alla parola solidarietà in questi tempi dove troppo spesso a predominare sono l'individualismo e la competizione selvaggia".