Arriva una dura replica all'offerta di Intesa Sanpaolo su Ubi, che viene definita "ostile" in un comunicato del Car, il patto di consultazione al quale aderisce il 17,8% del capitale della stessa Ubi. "L'offerta pubblica di scambio di Intesa-Unipol - si legge nella nota -, come prospettata, appare ostile, non concordata, non coerente con i valori impliciti di Ubi e dunque inaccettabile". E ancora: "Ubi è una banca sana, stabile, redditizia".
Ubi, sottolineano i soci del Car nella nota diffusa al termine dell'incontro a Bergamo, "è una Banca ben gestita per competenze, risorse umane, competitiva e riconosciuta sul mercato di riferimento, realtà centrale per il sistema socio-economico del Paese" "Gli azionisti riuniti nel Car - proseguono - ritengono di dover tutelare, al contempo, il loro investimento e la Banca con i suoi territori di riferimento e si sono impegnati in un progetto di medio e lungo periodo".
L'accordo di consultazione tra azionisti storici di Ubi raccolto sotto il nome di Car è stato sottoscritto nel settembre scorso e riunisce circa il 17,8% del capitale della banca. Vi aderiscono la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo (primo azionista singolo con il 5,95%), Fondazione Banca del Monte di Lombardia (3,95%), Polifin e famiglia Bosatelli con il 2,85%, Next Investment (famiglia Bombassei), P4P Int e famiglia Pilenga, Radici Group e famiglia Gianni Radici, Scame e famiglia Andreoletti, la famiglia Gussalli Beretta con la cassaforte Upifra.